Sarebbe stato ucciso nella notte fra martedì e mercoledì Antonino Zito, il pregiudicato di 32 anni, ritrovato cadavere mercoledì mattina in contrada Spedalotto Valdina, al confine con Bagheria. Ad ucciderlo è stato un colpo di pistola alla nuca. L’uomo sarebbe stato ucciso in un altro posto e condotto poi nella stradina dove è stato bruciato, forse per cancellare le tracce, comprese le impronte digitali.
Sono questi i risultati dei primi esami autoptici sul corpo carbonizzato di Antonino Zito, 32 anni, di Falsomiele a Palermo.
I carabinieri della compagnia di Bagheria, che stanno conducendo l’indagine, con il supporto dei militari investigativo di Palermo, tendono ad escludere il coinvolgimento della criminalità organizzata.
Come riporta oggi il Giornale di Sicilia, si scava nel mondo della droga e delle rapine.
Zito era sposato e viveva con due bambini piccoli.
Nessun indizio utile sarebbe stato fornito dai familiari.
I carabinieri stanno cercando di capire perchè il corpo dell’uomo è stato portato a Santa Flavia.
Zito il 7 giugno del 2005 venne arrestato dai carabinieri, insieme ad altre persone, per una serie di assalti ai Tir tra il mese di novembre del 2004 e il marzo del 2005.
Zito negli anni ha anche collezionato una serie di precedenti penali per spaccio e rapina. Il pubblico ministero di Termini Imprese, Giacomo Urbano, come detto, ha disposto l’autopsia presso l’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo.