Assolto giovane di Villabate, accusato del reato di maltrattamenti nei confronti della ex compagna e dei suoi due figli avuti da precedenti relazioni, al termine di un processo durato oltre 5 anni.
Il Tribunale di Palermo, presieduto dal giudice Stefania Gallì, ha assolto Daniele Ferarra, difeso dall’avvocato Raffaele Delisi, dalle gravi accuse mosse nei suoi riguardi.
È il caso di una relazione nata tra due giovani i quali, conosciutisi su facebook, iniziano dapprima una storia a distanza, vedendosi saltuariamente presso l’abitazione dei genitori di lei, poi dato il disappunto di questi ultimi, la giovane donna decide di trasferirsi, insieme ai suoi due figli presso l’abitazione dei genitori del Ferrara.
Durante questa coabitazione durata un mese e mezzo si sarebbero perpetrate le condotte violente del Ferrara così da aver sottoposto la compagna e i suoi due figli a continue vessazioni morali oltre ad averli aggrediti fisicamente “con calci, schiaffi, pugni e morsi facendo sbattere i due bambini violentemente contro il muro e a terra”.
Ferrara, accusato persino di aver causato delle lesioni, consistite in una frattura angolata del terzo distale del femore, al più piccolo dei figli, rischiava la reclusione fino a 10 anni per la gravità delle accuse contestate.
Nel processo è stato sostenuto dall’Avv. Raffaele Delisi che requisito essenziale affinchè si realizzi il delitto di “maltrattamenti in famiglia” è necessaria la convivenza more uxorio ( come marito e moglie ) e non una convivenza occasionale.
Tale orientamento è stato condiviso dal Giudice penale che ha assolto l’imputato.
“La difesa ha dimostrato che -ha dichiarato l’avvocato Delisi-, benchè al giorno d’oggi i sentimenti non devono essere contenuti dentro gli schemi sociali classici, non ogni coabitazione può definirsi convivenza more uxorio, soprattutto data l’assenza dell’affectio maritalis, ovvero senza alcun intento di creare un proprio nucleo familiare.”