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lunedì 25 Novembre 2024

lunedì 25 Novembre 2024

Viaggio nella dimora Cirrincione-Mineo, restituita alla pubblica fruizione con la Via dei Tesori

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martino grasso
3 minuti

A Bagheria c’è un altro palazzo storico che per anni è caduto nell’obblio e non è mai stato aperto al pubblico. Anche perchè abitato dai proprietari.
Adesso grazie alla Via dei Tesori può essere conosciuto dai bagheresi. Si tratta della dimora Cirrincione-Mineo che sorge in via Sant’Elia, un budello alle spalle della centrale via Quattrociocchi, nel cuore della città.
Poche le notizie storiche che si conoscono. E’ difficile anche l’attribuzione. Forse venne costruito nei primi dell’ottocento.
Le tre stanze che per la prima volta aprono al pubblico mostrano ambienti e parte degli arredi originali; nel salone principale sono ancora visibili gli affreschi e gli antichi pavimenti. Si passa alla sala da pranzo con affreschi ripresi nei primi del ‘900, e alla camera da letto dai colori tenui e rilassanti, arredata con mobili dei primi del secolo scorso. La dimora fu acquistata dal cavaliere Musacchia: dagli studi sembrerebbe essere il corpo centrale di una più ampia residenza dei ricchi Pittalà.

Resta comunque il fatto che grazie alla proprietaria, Antonietta Mineo, adesso viene restituita alla pubblica fruizione.
E non lo sarà soltanto per i fine-settimana della via dei Tesori, visto che l’idea della signora è quella di restituirla alla città come luogo di cultura.

“La casa è rimasta chiusa per alcuni anni -dice- dopo la morte dei miei genitori. Grazie all’insistenza di alcune mie parenti abbiamo deciso di renderla fruibile. Penso per esempio alla presentazione di libri o qualcosa di simile.”
Parallelamente alla dimora è anche possibile avere un assaggio di un lavoro molto interessante curato da Sabrina Gianforte. Si tratta della mostra sull’ultimo dei Monsù, cuoco di antichi nobili.
“Il Monsù era il cuoco delle nobili casate -dice- L’ultimo monsù, Mario Lo Menzo, è raccontato nella mostra “Mani innamorate”. Si tratta di un assaggio della mostra che vedrà la luce nei prossimi mesi.”

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