Il candidato alla presidenza di Sel avrebbe preso la residenza in Sicilia cinque giorni dopo il termine ultimo per l’iscrizione nelle liste elettorali, fissato 45 giorni prima delle elezioni. Dal ministero dell’Interno giungono le prime conferme. Ma Fava: “Non bloccheranno il nostro progetto di cambiamento”.
PALERMO – “In relazione ad alcune notizie relative ai requisiti della candidatura di Claudio Fava in occasione delle elezioni regionali in Sicilia, il Viminale precisa che ‘il ministro Annamaria Cancellieri ha fatto riferimento non ai termini di presentazione delle liste, ma al requisito della residenza per l’iscrizione nelle liste elettorali'”.
La nota, invece di dissolverle, addensa le nubi sulla candidatura alla presidenza della Regione di Claudio Fava. Una corsa che sembra potersi interrompere nella maniera più amara. A causa di un ritardo di appena cinque giorni nel cambio di residenza dell’europarlamentare, residente, secondo quanto trapela da alcune indiscrezioni, a Roma fino al 18 settembre scorso. Peccato che la legge elettorale siciliana preveda che un candidato alle elezioni regionali debba avere acquisito la residenza in un comune dell’isola al più tardi 45 giorni prima della data della consultazioni. Il termine scadeva dunque il 13 settembre. Cinque giorni prima che Fava prendesse appunto la residenza in Sicilia. Cinque giorni. Che rischiano di far saltare in aria la candidatura sostenuta da Sel e Italia dei Valori. Ma il candidato replica: “Vogliono fermarmi con un cavillo burocratico. Si tratterebbe di un golpe politico”. (livesicilia.it)