L’influenza stagionale, quella per cui si sta a letto con problemi di vario tipo (non il comune raffreddore), colpisce in media circa otto milioni di italiani ogni anno. Le morti indirettamente legate all’influenza vanno da 4 a 10mila ogni anno (tasso di letalità 0.1%).
Siamo nella fase finale di epidemia di covid-19 e stiamo per superare i 30mila morti. E’ altamente probabile che i morti veri legati a covid-19 siano molti di più, a guardare il numero di decessi di questi mesi rispetto alla media degli ultimi cinque anni (rapporto Istat-ISS). Diciamo che alla fine si conteranno più di 40mila morti. Ne valeva la pena? Voglio dire, in fondo sono “solo” quattro volte il numero di morti per la “normale” influenza stagionale!
Valeva la pena restringere i diritti costituzionali dei cittadini, la libera attività commerciale, dare il peggiore colpo all’economia nazionale dall’ultima guerra mondiale?
Per dare una risposta informata a queste domande bisogna tenere in conto alcuni punti:
1) Il più importante è che questa tragedia nazionale ha raggiunto le presenti dimensioni con un lockdown che ha coinvolto tutta l’Italia per due mesi. Le misure di distanziamento hanno mantenuto basso il tasso di riproduzione e spento progressivamente il contagio, tranne che nelle RSA, nelle famiglie e in alcuni luoghi di lavoro rimasti attivi. Queste misure non vengono mai prese nel caso della influenza stagionale e nonostante questo siamo arrivati a circa 30-40mila morti. Covid-19 è molto più pericoloso di un’influenza stagionale.
2) Molti studiosi prevedono, sulla base di pandemie precedenti e modelli numerici, che una seconda ondata di contagi si presenterà il prossimo inverno e poi altre ondate più lievi per un paio di anni. Finché un vaccino o il raggiungimento dell’immunità di gregge proteggerà buona parte di noi. La prossima ondata potrà essere più pesante di quella che sta finendo, visto che le persone che, sperabilmente, hanno acquisito l’immunità sono meno del 10% della popolazione. Se non ci saranno armi più potenti bisognerà ricorrere di nuovo al distanziamento.
Ma allora perché non si può lasciar correre e raggiungere l’immunità di gregge senza distruggere l’economia?
Quasi tutti i paesi del mondo hanno deciso che non si può lasciar correre il virus. Il governo italiano ha deciso che la morte di centinaia di migliaia di cittadini non era un prezzo che era possibile pagare per proteggere l’economia. Bisogna considerare che in assenza di lockdown, l’economia sarebbe stata colpita duramente in ogni caso, lo dimostra chiaramente il caso cinese che ha limitato il lockdown duro alla sola provincia dell’Hubei e ciò nonostante sta subendo un forte abbassamento del PIL.
Chi dice che il covid-19 ha effetti simili all’influenza stagionale non dice il vero. Se fosse così bisognerebbe inventare un complotto sovranazionale che spinge leader diversissimi tra loro a implementare la stessa strategia, strategia che avrà effetti pesantissimi sulla loro carriera politica.
*Sulle influenze stagionali in Italia: https://www.agi.it/fact-checking/news/2020-02-26/coronavirus-influenza-stagionale-7231278/
*Sulla mortalità nel primo trimestre 2020:
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/pdf/Rapporto_Istat_ISS.pdf
*La figura è tratta da https://www.cidrap.umn.edu/sites/default/files/public/downloads/cidrap-covid19-viewpoint-part1_0.pdf