Due italiani sarebbero stati uccisi in Libia. Ne da’ notizia la Farnesina.
“Relativamente alla diffusione di alcune immagini di vittime di sparatoria nella regione di Sabrata in Libia, apparentemente riconducibili a occidentali, la Farnesina informa che da tali immagini e tuttora in assenza della disponibilità dei corpi, potrebbe trattarsi di due dei quattro italiani, dipendenti della società di costruzioni ‘Bonatti’, rapiti nel luglio 2015 e precisamente di Fausto Piano e Salvatore Failla. Al riguardo la Farnesina ha già informato i familiari. Sono in corso verifiche rese difficili, come detto, dalla non disponibilità dei corpi”. Un testimone libico, rientrato a Tunisi da Sabrata, riferisce all’ANSA che i due ostaggi italiani “sono stati usati come scudi umani” dai jihadisti dell’Isis, e sarebbero morti “negli scontri” con le milizie di ieri a sud della città, nei pressi di Surman.
“Il Copasir durante i lavori della seduta odierna, alla luce di quanto avvenuto in Libia a due ostaggi italiani, ha ritenuto di convocare con urgenza l’Autorità delegata, senatore Marco Minniti. La riunione si svolgerà oggi alle 14,30”.
Fausto Piano, il tecnico di 60 anni di Capoterra (piccolo comune dell’hinterland cagliaritano), era stato rapito il 20 luglio scorso. Con lui erano stati prelevati altri quattro colleghi. Piano lavorava per la Bonatti, una ditta impiegata nella costruzione di impianti petroliferi per conto di Eni. Il sequestro era avvenuto nella zona di Mellitah, a 60 km da Tripoli. (ansa.it)
“Il Copasir durante i lavori della seduta odierna, alla luce di quanto avvenuto in Libia a due ostaggi italiani, ha ritenuto di convocare con urgenza l’Autorità delegata, senatore Marco Minniti. La riunione si svolgerà oggi alle 14,30”.
Fausto Piano, il tecnico di 60 anni di Capoterra (piccolo comune dell’hinterland cagliaritano), era stato rapito il 20 luglio scorso. Con lui erano stati prelevati altri quattro colleghi. Piano lavorava per la Bonatti, una ditta impiegata nella costruzione di impianti petroliferi per conto di Eni. Il sequestro era avvenuto nella zona di Mellitah, a 60 km da Tripoli. (ansa.it)