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lunedì 25 Novembre 2024

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Trentasei anni fa moriva a Roma il pittore Renato Guttuso all’età di 76 anni

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Guttuso
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Trentasei anni fa moriva a Roma, Renato Guttuso, all’età di 76 anni.
Guttuso, all’anagrafe Aldo Renato Guttuso, era nato a Bagheria il 26 dicembre 1911.

Guttuso non ebbe funerali religiosi. Si celebrò un rito civile a piazza Matrice a Bagheria, alla presenza di numerosi esponenti del mondo culturale, politico e sociale dell’epoca.
Venne tumulato nella tomba di famiglia al cimitero comunale di Bagheria e nel 1990, la salma venne traslata nell’arca monumentale funebre realizzata dall’amico Giacomo Manzù nel retro di Villa Cattolica, dove si trova tutt’ora. La ricorrenza dei 30 anni della sua morte, sarà ricordata oggi con la deposizione di una corona di fiori.
Guttuso è stato uno dei pittori più apprezzati del 900, ha anche ricoperto la carica di senatore della Repubblica Italiana.  Figlio di Gioacchino, agrimensore, acquarellista dilettante e di Giuseppina d’Amico.
I genitori preferirono denunciarne la nascita a Palermo, il 2 gennaio 1912, per contrasti con l’amministrazione comunale di Bagheria dell’epoca, dovuti alle idee liberali dei Guttuso.
Influenzato dall’hobby del padre e dalla frequentazione dello studio del pittore Domenico Quattrociocchi nonché della bottega del pittore di carri Emilio Murdolo,  Renato iniziò appena tredicenne a datare e firmare i propri quadri. Si trattava per lo più di copie di paesaggisti siciliani dell’Ottocento.
Frequentò lo studio del pittore Pippo Rizzo e gli ambienti artistici palermitani. Nel 1928 appena diciassettenne partecipa alla sua prima mostra collettiva a Palermo.
Si trasferì a Palermo, per compiere gli studi liceali, e poi frequentare l’Università, iscritto al Guf.
Si classificò al 2º posto per la critica d’arte ai Littoriali della cultura e dell’arte del 1937 a Napoli.
Guttuso si spostò spesso anche a Roma e Milano, per mostre personali e collettive.
Successivamente si trasferì a Roma, con studio in Via Pompeo Magno.
Frequentò l’ambiente artistico romano di tendenza. Conobbe e frequentò numerosi artisti italiani ed europei, fra cui Pablo Picasso. Nel 1940 s’iscrisse alPartito comunista Italiano clandestino.
In futuro disegnerà il simbolo del rinato Pci, utilizzato fino al suo scioglimento nel 1991.
Si sposò con Mimise Dotti.
Guttuso malgrado vivesse lontano da Bagheria, mantenne un legame intenso con la sua città d’origine.
Nel 1973 decise di donare alla sua città circa 400 opere, sia sue che di altri artisti e nacque il museo all’interno di villa Cattolica, che successivamente prese il suo nome.
Nel 1985 ricevette la cittadinanza onoraria nel corso di una manifestazione tenutasi nell’aula consiliare di Bagheria.

Il 18 gennaio 1987 Guttuso morì a Roma per un tumore.

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