La notizia è stata resa nota dal giornale di Sicilia nell’edizione di oggi.
Il pubblico ministero Annadomenica Gallucci ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di 87 persone, perlopiù indagate a vario titolo di attentato ai diritti politici del cittadino e corruzione elettorale, nell’inchiesta “Voto Connection”. L’udienza preliminare è stata fissata il 4 dicembre davanti al gip del Tribunale di Termini Imerese e in quella sede potranno costituirsi parte civile, in qualità di parte offesa, la Regione Siciliana, i Comuni di Termini Imerese e Gangi.
Fra i nomi c’è anche quello del sindaco di Bagheria Filippo Tripoli.
Tripoli all’indomani della notizia, in piena campagna elettorale, disse di essere tranquillo e di confidare nella Giustizia.
Le accuse nei suoi confronti sono di voto di scambio nelle elezioni regionali del 2017 quando ebbe circa 5 mila voti ma non riuscì ad essere eletto.
Nell’elenco ci sono vecchi e nuovi politici, candidati alle elezioni regionali e alle comunali di Termini Imerese: dai fratelli Salvino e Mario Caputo all’assessore regionale al Territorio e ambiente Toto Cordaro, dal capogruppo all’Ars di “Diventerà Bellissima” Alessandro Aricò al sindaco di Termini Imerese Francesco Giunta, dagli ex coordinatori della Lega in Sicilia, Alessandro Pagano e Angelo Attaguile, a Totò Cuffaro.
Si parla dei fratelli Caputo indagati per attentato ai diritti politici dei cittadini. Avrebbero ingannato gli elettori facendo credere che il candidato in lizza non fosse Mario, ma il più famoso Salvino. Per questa vicenda sono indagati, oltre ai Caputo, anche Pagano e Attaguile (quali ispiratori del presunto raggiro elettorale), Benito Vercio e Stefano Vinci quali “agevolatori” nel corso della campagna elettorale.
Ci sarebbe stato un giro di promesse in cambio di voti.
Le promesse riguardavano posti di lavoro, trasferimenti di ufficio, accesso ai corsi di laurea a numero chiuso, affidamenti di servizi, superamento degli esame di maturità.
Ad Aricò viene contestato di avere promesso in cambio dei voti un’assunzione in un centro clinico come tirocinante con un compenso di 500 euro mensili. Nel caso di Cordaro, si legge nell’avviso, che “Patanella Vito prometteva a Giunta Francesco, per garantirgli il successo elettorale, un posto di lavoro come corriere, per il tramite di Cordaro Salvatore, detto Toto; Giunta Francesco decideva di far assumere un elettore a piacimento di Rio Agostino, in cambio dell’appoggio elettorale di quest’ultimo; inoltre, Cordaro Salvatore sia prima che dopo l’elezione di Giunta Francesco, più volte assicurava a Rio Agostino”.
L’ex governatore Cuffaro è indagato per corruzione elettorale in concorso con Filippo Tripoli candidato alle elezioni regionali del 5 novembre 2017. Avrebbero promesso posti di lavoro a due fratelli.
L’elenco completo degli indagati: Salvino e Mario Caputo, Benito Vercio, Stefano Vinci, Michele Galioto, Maria Bellavia, Agostino Rio, Francesco Giunta, Giuseppe Pileri, Giacomo Carusi, Maria Grazia Rio, Mario Battaglia, Giuseppe Scaletta, Fabio Maciocia, Santina Sodaro, Giovanna Muscarella, Pietro Corso, Annalisa Rio, Sergio Tucciarello, Maria Antonietta Scarpicino, Angelo Scaglione, Salvatore Caltagirone, Antonino Butera, Liborio Pusateri, Toto Cordaro, Vito Patanella, Giuseppe Di Blasi, Alessandro Aricò, Nicola Santovito, Salvatore Cammarata, Salvatore Carollo, Mario Faso, Teresa Macaluso, Davide Saija, Salvatore Pecoraro, Dario Guercio, Angelo Maurizio Sgroi, Giulio Fortino, Francesca Egiziano, Renato Vuolo, Rossella D’Agostino, Giacomo Imburgia, Agostino Lo Presti, Nicola Bordino, Alessandro Pagano, Angelo Attaguile, Antonello Ambra, Gioacchino Orlando, Giuseppe Ferrarello, Santo Barreca, Antonino Piacenti, Francesco Paolo Migliazzo, Natalia Andaloro, Salvatrice Ferraro, Santina Giaconia, Carmela Russo, Annalisa Semola, Giuseppina La Placa, Giusi Ferraro, Barbara Vincenza Sillitti, Maurizio Nasello, Emanuele Nasello, Antonio Spitale, Roberto Quattrocchi, Fabio Salerno, Totò Cuffaro, Giuseppe Campagna, Filippo Maria Tripoli, Giuseppe Amodeo, Antonino Amodeo, Francesca Vercio, Gioacchino Sanfilippo, Nicolò La Corte, Calogero Sferlazza, Agostino Serio, Paolo Scibetta, Filippo D’Angelo, Antonio Saldì, Maria Vittoria Rotino, Alberto Roma, Santo Piazza, Mariano Mancuso, Giovanni Lo Cascio, Giuseppe Galioto, Giovanni Antista, Mimma Vazzano, Carmelo Di Rosa, Francesco Antonio Sarullo, Salvatore Cusimano, Michele Crivello, Giuseppe Sudano, Giuseppe Anastasio, Marco Giuseppe Pollaci, Vincenzo Aliseo, Cosimo Faulisi.