Avevano tentato di estorcere denaro ad alcuni imprenditori di Termini Imerese, ma non avevano fatto i conti con il principio di legalità ed il coraggio delle vittime, che, anziché soccombere alle minacce estorsive e conseguentemente pagare la somma di denaro richiestogli pur di continuare tranquillamente a svolgere la propria attività, immediatamente si sono rivolte alle istituzioni locali e hanno, dapprima denunciato l’accaduto alla locale Stazione Carabinieri di Termini Imerese e successivamente, dopo essere stati confortati e rassicurati dai militari dell’Arma e da quel Comandante di Stazione, con il quale nel corso degli anni si era instaurato un sincero rapporto di fiducia, hanno fornito una collaborazione fattiva che ha permesso, in breve tempo, agli investigatori di identificare compiutamente gli autori delle richieste estorsive.
Sono durate alcuni giorni le attività investigative svolte dai militari della Compagnia di Termini Imerese coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese che hanno portato, nei giorni scorsi, all’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti rispettivamente di Vittorio Sabatino, nato a Palermo, 33 anni, residente a Trabia e Eugenio Gulizzi, nato a Palermo, di anni 30, ivi residente, entrambi disoccupati e pluripregiudicati, per il reato di tentata estorsione continuata in concorso in danno di alcuni imprenditori locali.
L’attività investigativa è scaturita proprio dalla denuncia di alcuni imprenditori di Termini Imerese che nel corso del mese di novembre sono stati “avvicinati” dai due giovani malfattori, i quali in più occasioni hanno cercato di estorcere loro denaro.
Da subito gli investigatori hanno avviato un’attività di indagine finalizzata a cercare elementi utili alla individuazione dei responsabili, predisponendo servizi mirati, sostenuti anche da attività tecniche, al fine di dare un volto agli estorsori. Dopo pochi giorni un servizio di osservazione, svolto nei pressi di una delle attività commerciali oggetto delle richieste estorsive, permetteva finalmente di dare un volto ed una precisa identità ai due giovani, sorpresi nuovamente ad avvicinare una delle vittima, questa volta in maniera molto più incisiva, attraverso minacce precise alla incolumità della stessa e con una richiesta economica pari a 20.000 euro da consegnare in un successivo appuntamento che si sarebbe tenuto nei giorni seguenti.
Si precisa che i due malfattori erano stati già arrestati, per un’ analoga vicenda in danno di un altro imprenditore di Termini Imerese, dal personale della Squadra Mobile di Palermo il q4 novembre scorso, poiché a causa delle diverse richieste estorsive avanzate dai due giovani su tutto il territorio del Comune di Termini Imerese nel corso di un’ arco temporale piuttosto ridotto, anche il predetto reparto della Polizia di Stato aveva avviato un secondo filone di indagine.
I Carabinieri della Compagnia di Termini Imerese hanno continuato a raccogliere ulteriori elementi utili a ricostruire le dinamiche estorsive poste in essere dai due giovani cercando di inserirli in un contesto più ampio, che seppur non caratterizzato dal vincolo associativo, comprendeva una pluralità di circostanze di reato ben specifiche. Infatti, concordando pienamente con le risultanze investigative, su richiesta del Pubblico Ministero, titolare del procedimento penale, il G.I.P. emetteva un‘ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dei due soggetti per il reato di tentata estorsione, che veniva eseguita dai Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Termini Imerese, pressola Casa Circondariale“Pagliarelli” di Palermo dove i due si trovavano ristretti a seguito del predetto arresto operato dalla Polizia di Stato.
Le indagini dei militari dell’Arma proseguono per cercare di identificare eventuali complici e mandanti dei due soggetti arrestati.