di Daniele Vella
La gestione del servizio idrico è di tale importanza che le scelte che deve assumere l’Amministrazione di Bagheria in merito andrebbero rese pubbliche e meriterebbero un passaggio in Consiglio Comunale.
L’acqua bene pubblico indispensabile merita un importante attenzione,i cittadini non possono essere estromessi da una adeguata informazione.
Troppi quartieri soffrono di una cattiva erogazione, la rete idrica cittadina è certamente carente in più punti e il futuro del servizio resta incerto.
Una schiarita,auspichiamo importante, è giunta dall’assemblea dei sindaci dell’Ato idrico recentemente svoltasi.
Il Governo della Regione ha messo 8 milioni di euro a disposizione del servizio e l’Amap é stata individuato come gestore,sempre più possibile gestire unico.
La gran parte dei Sindaci ha votato favorevolmente a tale decisione mentre il Comune di Bagheria,senza una adeguata motivazione pubblica,si è astenuto.
Crediamo giusto che il Sindaco spieghi i motivi di questa astensione e che l’amministrazione illustri quale sia il progetto che intende portare avanti.
Lo diciamo senza pregiudizio,ma consapevoli dell’importanza che tale argomento riveste per la vita quotidiana dei cittadini.
In tal senso è utile riportare un passo delle dichiarazioni dell’assessore regionale Vania Contraffatto nella quale la stessa coglie l’occasione di ribadire che “il servizio idrico comprende anche la depurazione e la gestione delle fognature e non può essere utilmente gestito da piccoli o grandi Comuni in ordine sparso,senza considerare le conseguenze civili e penali verso le quali si potrebbe andare incontro”.
Ancora una volta la posizione dell’Amministrazione guidata dal M5S ci sempre marginale e isolata.
Il nostro Comune,il secondo più grande della provincia, piuttosto che determinare i percorsi li subisce e,come al solito, non manifesta nessuna interazione con le altre istituzioni,in questo caso la Regione.