Il risultato delle amministrative, per dirla con Fassino, è figlio della crisi sociale che ormai da più di un decennio attanaglia l’Europa ed il mondo intero, inducendo nell’opinione pubblica un malessere ed un disagio diffusi.
Lo stesso malessere che ha portato, due anni fa, gli elettori bagheresi a “provare” il cambiamento, a mio parere, a tutt’oggi, con scarsi risultati.
Ad essere in crisi non è solo l’economia ma lo sono anche la politica e le istituzioni, si è inceppato un meccanismo virtuoso di selezione della classe dirigente, di funzionamento delle istituzioni e di relazione tra queste ed i cittadini.
Per queste ragioni da tempo vado dicendo che sono seriamente preoccupato per la tenuta del quadro democratico e ritengo, non solo necessarie, ma anche urgenti riforme profonde, che mettano mano al cambiamento del sistema e lo adeguino alle necessità sopraggiunte.
Mi pare che la riforma istituzionale, votata in prima lettura da quasi il 75% dei parlamentari e, nelle letture finali, da circa il 60% di questi, vada in questa direzione, ritengo altresì necessario un dibattito approfondito, ed il più possibile nel merito, su questi temi.
Per questi motivi con altri abbiamo promosso un comitato, dal profilo assolutamente apartitico, ed abbiamo invitato un “vecchio, qualificato ed indipendente” giurista a parlare di questi temi.
Vi rivolgo quindi un forte invito a partecipare all’iniziativa che si svolgerà nella mattinata di sabato prossimo, che intendiamo quale momento di libera discussione fra tutti gli uomini e le donne di buona volontà, interessati esclusivamente a favore riforme che consentano al meglio di perseguire il bene comune.