Nei giorni scorsi presso il Palasport Estra “Mario D’Agati” di Arezzo, si sono tenuti i Campionati Italiani di Forme (Poomsae) Taekwondo e Parataekwondo. La Società Bagherese A.S.D. Taekwondo “Olympic’s Gladiators” del Maestro Filippo Giuseppe Clemente ha partecipato con tre atleti: Pietrarossa Maria Annachiara (cat. P20 Junior Parataekwondo), Colletti Tiziana (cat. Under 40 femminili Taekwondo), e lo stesso Maestro Clemente (categoria Under 50 maschili Taekwondo).
La prima a scendere sul tatami è stata la piccola Annachiara, di appena 10 anni, alla sua prima esperienza ai Campionati Nazionali. Seppur in preda all’emozione, non si è fatta sopraffare ed è riuscita ad eseguire entrambe le forme che ha presentato (Sam Jang e Ii Jang): col punteggio di 6.130, è riuscita a superare i propri avversari, diventando la nuova Campionessa Italiana Parataekwondo nella categoria P20 Junior.
Giorno 20 è stato il turno del Maestro Clemente e dell’Insegnante tecnico Tiziana Colletti. Il Maestro Clemente accede alla finale della sua categoria, dove atleti di grande livello si sono affrontati per la conquista del Titolo Nazionale, non classificandosi purtroppo nelle prime quattro posizioni. Tiziana Colletti, invece, già medaglia di bronzo ai Campionati Italiani del 2018, perde allo scontro diretto in semifinale con Maria Cristina Laera, che poi ha vinto il titolo nazionale, classificandosi al terzo posto: nonostante questo, Tiziana migliora il suo personale punteggio.
“ Ho avuto l’onore di fare da coach ad Annachiara. La sua vittoria è frutto di un lavoro che dura da anni e che abbiamo portato avanti giorno dopo girono: è stata una conquista oltre che per lei stessa, anche per i genitori, i suoi compagni di palestra e noi insegnanti” dice l’Insegnante Tecnico Colletti. “Negli anni – continua il Maestro Clemente-abbiamo cercato di adattare il programma di allenamento alle sue esigenze e abbiamo visto i suoi progressi giorno dopo giorno. Questo è stato il motivo per il quale ci siamo impuntati a premiarla con la partecipazione ad una gara nazionale, in cui poteva confrontarsi anche con altri bambini e ragazzi. Oltre che ottenere il titolo nazionale, questa esperienza ci ha portato un bagaglio culturale e umano di grande importanza, facendoci capire che il fatto di essere “speciali” non è un impedimento a raggiungere obiettivi sempre più grandi”.