Caro Sindaco: Elimini ogni ombra che possa minimamente calare su di lei per le forti accuse rivoltele da diversi operai “ex Temporary” in aula consiliare durante la presentazione del suo piano rifiuti.
Veda la nostra non vuole essere una sterile polemica, e valgono per noi le parole espresse dal segretario Amenta sul nuovo piano rifiuti, ma crediamo sia importante una giusta riflessione sul lavoro, che non possiamo far passare in secondo ordine, anche alla luce delle proteste e delle odierne manifestazioni di questi lavoratori.
Il lavoro la sua dignità, la lotta dolorosa ed orgogliosa per salvarlo e quella ancora più estenuante e deprimente per cercarlo, sono per noi una parte fondante dell’identità del PD.
Le battaglia che in questi anni alcuni di noi hanno fatto per liberare questa città dal clientelismo e dalle politiche del malaffare, dal mostro Coinres, e le battaglie che infine hanno portato a sfiduciare il Sindaco Lo Meo sì intravedono per molti versi nelle sue azioni e nei suoi programmi caro Sindaco.
Significherà qualcosa se la più votata del movimento 5 stelle oggi suo capogruppo sino a ieri era la segretaria del PD di Bagheria.
In questo senso per Noi più che per il progetto politico, lei ha vinto per il malessere di una città che non ne poteva più di una classe politica che aveva amministrato male e che aveva portato il paese al fallimento.
Non svilisca il senso del grande risultato che la città le ha consegnato, ai lavoratori, a quelli sopratutto in difficoltà ed a quelli che rischiano di perderlo questo lavoro, va portato grande rispetto.
Veda caro signor sindaco chi come noi in questi anni e stato in trincea a combattere quelle battaglie di cui lei solo oggi si fa interprete, avrebbe solo voglia di renderle omaggio e di poterla soltanto sostenere in quella che e’ e sarà una scontro molto duro.
Ma in un momento storico come questo , in cui il mondo del lavoro sperimenta la crisi più buia dell’ultimo ventennio e poi proprio In questi giorni in cui decine di migliaia di giovani siciliani si sentono abbandonati da chi governa questa regione, e traditi da chi avendo avuto il compito di gestire il cosiddetto Piano Giovani di fronte al palese fallimento e finanche dinanzi all’intervento dei magistrati non ha la dignità di dimettersi per manifesta incapacità , sottovalutare o “arrunzare” come si suol dire i lavoratori, ci sembra proprio una cosa inaccettabile.
Non sottovaluti le cattive similitudini tra chi ha promesso in Sicilia ed a Bagheria sul Piano Giovani e chi ha promesso in campagna elettorale di mantenere tutto intero l’organico Coinres.
Elimini ogni ombra che possa minimamente calare su di lei per le forti accuse rivoltele da diversi operai “ex Temporary” in aula consiliare durante la presentazione del suo piano rifiuti.
La invitiamo, caro sindaco amettere in campo ogni azione e noi, ne sia pur certo saremo al suo fianco, per tentare di risolvere oltre che i problemi di gestione dai rifiuti agli altri settori, anche e sopratutto i problemi dei tanti lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro. Pensiamo ai lavoratori ASU ai dipendenti della Clinica Santa Teresa, a quelli dell’ATI Group, ma anche alle tante imprese in difficoltà.
Gli amministratori che in passato hanno favorito e permesso assunzioni facili e clientelari, siamo d’accordo come lei che debbono pagare e qualcuno a Bagheria ha già pagato pesantemente.
Lo sforzo che deve fare la politica oggi e principalmente lei in questo momento è quello di creare le condizioni per recuperare tutti al lavoro.
Sui rifiuti crediamo che la raccolta differenziata gli dia questa opportunità.
Non garantendo con questo i fannulloni e gli assenteisti, ma dando ai lavoratori di un difficile comparto quella dignità che chiedono, liberandoli piuttosto da manutengoli e caporalati che spesso attenevano all’uso di “palicedda, purpi e bob cat”.
Infine, veda caro Sindaco noi del PD siamo contrari ad ogni forma di violenza sia che si tratti di terroristi internazionali, tanto per ricordarle il pensiero di suo amico a cinque stelle che lei spesso ha invitato a Bagheria, sia che si tratti di disperati locali, padri di famiglia.
Eravamo in prima fila quando lei ha voluto affermare,dinanzi a disperati che presi da malore dovevano fare ricorso ai sanitari, che sarà disposto a morire pur di poter governare bene questa città.
Lei sa benissimo che quei padri di famiglia, fra l’altro lavoratori seri, a tutto pensano tranne che a simili fantasie, lei non può fare simili affermazioni, ne tan poco pensare di provocare, è il suo ruolo che gliel’ho impedisce, lei non può scadere sul terreno della demagogia e del populismo questo suo atteggiamento non l’aiuterà a governare una città di per se difficile, che ha bisogno di correttezza e di competenza ma anche di compostezza istituzionale, a cui lei è chiamato dal suo giuramento.