di partito democratico
La “questione Corso Umberto” non può essere affrontata se non con una visione di città proiettata verso la modernità, all’insegna di uno sviluppo sostenibile e di una cura paritaria di interessi quali la vivibilità, il decoro urbano, la valorizzazione delle attività economiche e, non ultimo quanto ad importanza, la salute del cittadino.
Appare riduttivo, dunque, qualsiasi ragionamento fondato esclusivamente sul dilemma “corso aperto/corso chiuso” al traffico. L’apertura del Corso Umberto non può essere scissa da una pianificazione efficace e puntuale della viabilità: servono soluzioni definitive e condivise, incentrate sul progressivo smaltimento del traffico in tutta la città. E’ ormai insostenibile l’annosa situazione di disagio in cui versano strade larghe pochi metri a monte e a valle del Corso, costrette a sopportare un livello proibitivo di traffico veicolare e di conseguente inquinamento atmosferico.
L’amministrazione comunale, invece che agire sulla base di interventi estemporanei (annunciati e poi subito smentiti) e soprattutto non concertati con la città, dovrebbe accelerare il processo di adozione del Piano urbano della mobilità (PUM). Si tratta di uno strumento già previsto tra i progetti finanziati nell’ambito del PISU (Piano integrato di sviluppo urbano), e per il quale è necessaria l’approvazione del Consiglio Comunale, organo competente in materia di pianificazione e programmazione. All’interno del PUM vanno inseriti specifici interventi, come l’istituzione di zone a traffico limitato (ZTL): una misura, quest’ultima, già indicata nel programma elettorale della coalizione di centro-sinistra alle ultime elezioni amministrative.
La soluzione del problema della viabilità passa anche dall’individuazione di aree da adibire a parcheggio, per esempio riprendendo il progetto di abbattimento dei corpi bassi a piazza Indipendenza. Tramite finanziamenti europei sarebbero facilmente avviabili servizi di mobilità quali bus-navetta ecologici, funzionali al collegamento tra le varie aree di parcheggio ed il Corso Umberto. Queste ed altre soluzioni in tema di viabilità e mobilità andrebbero armonizzate con le previsioni del nuovo Piano Regolatore Generale, ed in particolare con il Piano di recupero del centro storico.