La Regione Siciliana ha disposto la riapertura del parco archeologico di Solunto che era chiuso dal novembre del 2018 per il rischio di caduta massi. Il parco torna quindi fruibile ai turisti a partire da sabato 6 aprile.Gli orari sono da lunedì a sabato dalle 9.30 alle 19.00, ultimo ingresso un’ora prima, e la domenica e i festivi dalle 9.30 alle 14.00, ultimo ingresso un’ora prima.
L’ordinanza venne firmata a seguito del distacco di alcuni massi verificatesi nei giorni precedenti.
La decisione riguardava la chiusura al transito della strada provinciale 56, per il rischio di caduta massi.
Sono molti i turisti che durante l’anno arrivano per visitare i resti dell’antica città ellenistico-romana.
Secondo Tucidide, Solunto costituiva, assieme a Palermo e Mozia una delle tre città fenice, in Sicilia.
Dell’abitato punico rimangono oggi scarse tracce a causa della recente crescita edilizia.
La città è disposta a pianta ippodamea. La presenza di un forte nucleo ellenico è confermata oltre che dal carattere stesso delle costruzioni e della loro decorazione, dalla presenza d’iscrizioni in greco.
Dell’antica città di Solunto restano facilmente individuabili l’Agorà, il teatro capace di ospitare 1200 persone e una cisterna pubblica. Rimangono anche i resti di numerose case fra cui quella dedicata al mito di Leda con gli affreschi alle pareti. Il parco ospita due antiquarium con numerosi reperti ritrovati nel corso degli anni, anche se numerosi ritrovamenti, fra cui la statua di Zeus e di Iside si trovano nel museo archeologico Salinas di Palermo.