Sarà effettuata oggi l’autopsia sul corpo di Antonino Zito, 32 anni, il cui cadavere è stato ritrovato ieri in una strabella di campagna a Santa Flavia, ai confini con Bagheria, completamente carbonizzato.
L’autopsia dovrà accertare le cause che hanno provocato il decesso, se è morto prima che il corpo venisse dato alle fiamme o se era ancora vivo.
Zito, pregiudicato, viveva a Palermo, nel quartiere di Falsomiele.
Nell’edizione di oggi del Giornale di Sicilia, viene ricostruita la vita di Zito che il 7 giugno del 2005 venne arrestato dai carabinieri, insieme ad altre persone, per una serie di assalti ai Tir tra il mese di novembre del 2004 e il marzo del 2005.
Zito negli anni ha a che collezionato una serie di precedenti penali per spaccio e rapina. Il pubblico ministero di Termini Imprese, Giacomo Urbano, come detto, ha disposto l’autopsia presso l’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo.
Le indagini sono tese a capire chi ha ucciso Zito, perché lo ha fatto e che ci faceva nel territorio di Santa Flavia prima di essere ucciso.