Ha riaperto oggi al pubblico, dopo 15 anni, la necropoli punica di Solunto che sorge in via Consolare a Santa Flavia. Circa 300 persone hanno preso parte all’evento promosso dal parco archeologico di Himera, Monte Iato e Solunto, diretto dall’architetto Domenico Targia.
Il progetto è stato finanziato dal Gal Metropoli Est, con la direzione scientifica del Parco Archeologico di Solunto e il coordinamento del l’archeologo Emanuele Tornatore e il patrocinio del Comune di Santa Flavia.
Il progetto è stato finanziato dal Gal Metropoli Est, con la direzione scientifica del Parco Archeologico di Solunto e il coordinamento del l’archeologo Emanuele Tornatore e il patrocinio del Comune di Santa Flavia.
“La riapertura della necropoli è importante -sottolinea il direttore del parco archeologico Domenico Targia- perchè la restituiamo alla pubblica fruizione dopo 15 anni. Viene restituita al territorio e torna al patrimonio comunale di Santa Flavia.”
Alla manifestazione di ieri era presente anche il sindaco di Santa Flavia Giuseppe D’Agostino.
n contributo alla riapertura della necropoli l’hanno data anche l’arecheologo bagherese Emanuele Tornatore e Laura Di Leonardo del parco archeologico. Tornatore ha dato notizie sulla necropoli ai presenti, raccontando la storia anche del sito archeologico. Nei giorni scorsi l’area è stata ripulita grazie all’interessamento del Comune di Santa Flavia. “Questa porzione di terreno -sottolinea l’architetto Emanuele Tornatore- venne acquisita al patrimonio pubblico nei primi del 900 ed era di proprietà di un privato. E’ bene conservata e ci consente un’ottima lettura del sito. Si tratta di un sito importante che va fruito anche dalle scuole e dai turisti. E’ sicuramente un valore aggiunto per la promoizone del territorio.”
La necropoli è costituita da tombe a camera con una scaletta d’accesso, scavata nel tufo. Alcune tombe scoperte contenevano manufatti a corredo, tra cui alcune pregevoli in terracotta di età ellenistia, esposte al museo Salinas di Palermo.
Sarà aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle 9,00 alle 16,30 e la domenica e i festivi dalle 9,00 alle 13,00. Si può prenotare la visita telefonando al 3316669270 o al 3387845140.
L’antica città di Solunto venne fondata dai fenici, sulla costa settentrionale, alle pendici del Monte Catalfano, fra l’ottavo e il settimo secolo prima di Cristo.
Secondo Tucidide costituiva, assieme a Palermo e Mozia, una delle tre città fenicie in Sicilia.
Ben presto i soluntini decisero di arroccarsi sul Monte Catalfano, per potersi difendere con efficacia. La città passò nelle mani dei greci e subito dopo dei romani.
Gli scavi che portarono alla luce i resti dell’antica città presero il via nel 1825. Durante i lavori tornarono alla luce alcuni reperti importanti come una statua di Zeus in trono che si trova custodita nel museo Salinas di Palermo.
La campagna di scavi, a cura della Soprintendenza ai Beni Culturali, svolta tra il 1992 e il 1997, furono rinvenuti infatti, rilevanti traccie di abitato come una antica fornace e alcune installazioni artigianali.