Avrebbe cercato di strangolare la compagna, dopo averla anche colpita con una padella di ghisa e con alcuni colpi di forbici.
Le manette sono scattate per un uomo di 44 anni, Isidoro Ferrante, arrestato a Terrasini.
I fatti si sono verificati all’interno della casa della donna, a Santa Flavia, lunedì scorso, ma sono stati resi noti ieri.
I carabinieri della compagnia di Bagheria alle 4,15 di notte, hanno ricevuto una disperata richiesta di intervento da parte di una donna, che al telefono aveva dichiarato di essere stata vittima di accoltellamento da parte del proprio convivente, presso la propria abitazione a Santa Flavia.
La centrale operativa della compagnia dei carabinieri di Bagheria, ha inviato sul posto delle pattuglie. Ai militari si è presentato davanti ai loro occhi una scena cruenta: la donna di 41 anni, era sanguinante e riversa sul letto perchè ferita più volte con un’arma da taglio. La donna è stata soccorsa e subito dopo ha raccontato ai militari che mentre stava dormendo , sarebbe stata aggredita violentemente da parte del suo convivente, Isidoro Ferrante, inizialmente con colpi di una padella in ghisa e poi con una forbice, provocandole numerose ferite sul corpo.
La donna è stata trasportata presso l’ospedale Civico di Palermo e giudicata guaribile in 30 giorni per ferite da taglio, escoriazioni, lesioni e segni di strangolamento.
Non sono chiari i motivi che avrebbero spinto l’uomo a questa furia omicida. Ma alla base ci sarebbero alcuni episodi accaduti durante la relazione sentimentale fra i due, che durava da circa 10 mesi, e che la notte di lunedì notte avrebbero fatto perdere il controllo a Ferrante.
Secondo il racconto della donna, il convivente l’avrebbe minacciata a non sporgere alcuna denuncia nei suoi confronti.
I carabinieri ascoltata la versione della vittima, si sono messi all’immediata ricerca dell’uomo che dopo poche ore è stato rintracciato presso la sua abitazione a Terrasini. L’uomo è stato accusato di tentato omicidio e successivamente su disposizione della competente autorità giudiziaria tradotto presso la Casa Circondariale“Ucciardone” di Palermo.
Nel corso dell’udienza di convalida, sono emersi gravi ed evidenti indizi di colpevolezza per Isidoro Ferrante e per questo motivo è rimasto in cella.