E’ stato un evento godile malgrado l’argomento decisamente ostico: il rapporto di Dante con l’arte.
E’ andato in scena ieri sera a Santa Flavia a villa Filangeri.
A rendere l’evento affascinante sono stati la musica dei Giovanni Mattaliano trio e del professore Vito Chiaramonte.
Il gruppo musicale diretto dal clarinettista Giovanni Mattaliano e composto da Antonio Zarcone al piano e da Diego Tarantino al contrabbasso, ha eseguito alcune fra le note più belle del panorama musicale internazionale, da Astor Piazzolla alla colonna sonora del celebre Nuovo cinema Paradiso fino a Besame Mucho.
Ha preso la scena poi il professore Chiaramonte, insegnante di italiano e latino presso il Centro educativo igniaziano di Palermo e storia dell’arte presso l’Accademia Abadir di San Martino delle Scale.
Il suo è stato un intervento affascinate che ha coinvolto i presenti.
Grazie a delle immagini ha condotto il pubblico attraverso teorie comprensibili e soprattutto affascianti.
Dimostrando che Dante aveva inaugurato una mondo che si apriva nell’arte.
“Dante era un esperto di pittura -ha continuato-. Aveva aperto una finestra con l’arte attraverso cui guardare il mondo.”
A 700 anni dalla morte di Dante, le sue opere, e soprattutto, ovviamente la Divina Commedia, continuano ad interessare e ad affascinare.
L’evento è stato proposto dal Rotary club di Bagheria, organizzato dall’amministrazione comunale e inserito nel programma degli eventi voluti dal direttore artistico Ezio Di Liberto e dall’assessore alla cultura Antonella Cavezzano.
Alla fine sfincione bagherese per tuti proposto dalla Piana D’Oro di Bagheria.
Martino Grasso