di Filippo Tripoli *
Credo che sia arrivato il momento di ricomporre intorno ad un programma condiviso tutte le anime ed i movimenti che si rifanno ai valori del centrodestra.
Ormai sono passati due anni dalle elezioni comunali del 2014 che hanno portato la vittoria del movimento cinque stelle e del candidato sindaco Patrizio Cinque a Bagheria. La notevole affermazione elettorale che ha dato il via a questa esperienza amministrativa ha, per lungo tempo, intorpidito, quasi intimorito, tantissimi uomini e donne, perbene e competenti, che hanno preferito restare alla finestra pur non di correre il rischio di essere marchiati come coloro che si opponevano al (sedicente) nuovo che avanzava.
Ma se si guarda con attenzione l’attuale compagine amministrativa si può affermare, con assoluta certezza, che per la maggior parte dei componenti di cui essa è composta si tratta di uomini che in passato hanno tentato la carta della politica con alterne fortune, ma con il movimento cinque stelle hanno realizzato le proprie aspirazioni. Del resto tra gli assessori abbiamo ex candidati al consiglio comunale, titolari di incarichi fiduciari conferiti dall’ex sindaco Lo Meo, segretari di partito; insomma abbiamo l’esatto opposto di quelli che erano gli sbandierati propositi grillini, nonché le direttive dettate da Grillo nell’ormai lontano 2012.
Lo stesso sindaco Cinque, del resto, in cerca di un posto al sole, in passato non disdegnava di partecipare a riunioni di movimenti politici e, con associazioni di cui egli stesso era parte attiva, otteneva finanziamenti sfruttando le competenze di autorevoli amici del centrodestra.
Sin da subito l’esperienza amministrativa grillina bagherese si è contraddistinta per una forte contrapposizione politica tra maggioranza ed opposizione e con il Sindaco Cinque che non ha esitato a dare lezione di morale a chicchessia, apostrofando per mafiosi e corrotti tutti i politici del passato (o, per meglio dire, tutti quelli che non si erano “riciclati” con lui).
Per un po’ di tempo la stessa opinione pubblica bagherese ha dato credito a questo Sindaco, pensando che avesse molte ragioni. In realtà, con il tempo, è sempre più venuto fuori come il sindaco Cinque fosse molto peggio di quanto la macchina mediatica, abilmente gestita fuori da Bagheria, tentasse di propagandare e qui di seguito possiamo elencare, per brevità, soltanto alcune delle vicende più rilevanti:
-Affidamento pari a 3.000.000 euro nel settore rifiuti da cui discendono assunzioni di attivisti del movimento 5 stelle nonché ulteriori assunzioni su cui stanno indagando gli organi preposti.
-Assunzioni di sorelle e zie di consiglieri e assessori comunali del movimento 5 stelle nella cooperativa che gestisce gli asili nido comunali.
-Incarichi fiduciari ad attivisti 5 stelle dei comuni vicini o addirittura a cognati di assessori 5 stelle.
Ma la circostanza che, a mio avviso, ha destato maggiore indignazione nell’opinione pubblica via via sempre più disillusa, è stata quella legata alla famosa vicenda dell’Abusivismo edilizio e ciò non tanto con riguardo al fenomeno dell’abusivismo nel nostro territorio e su eventuali soluzioni per porvi rimedio, nonostante su questo il Sindaco ed il mov. 5 stelle non abbiano un idea chiara, ma per quanto questa vicenda sia risultata emblematica del modo di agire di questa Amministrazione. Infatti il sindaco e l’ex assessore 5 stelle all’urbanistica (sic!, proprio all’urbanistica!!) mentre pubblicamente usavano l’arma della lotta all’abusivismo per sponsorizzarsi fuori da Bagheria tra video e set fotografici, tentando di farsi strada a livello nazionale come gli uomini della legalità e della rivoluzione, anche tra gli alti dirigenti nazionali del famoso direttorio, privatamente, nelle segrete stanze, cercavano di sanare l’insanabile sostenendo tesi assurde e utilizzando quella DOPPIA MORALE tipica di altre culture che ha distorto la politica italiana degli ultimi 30 anni e che può sicuramente considerarsi la principale caratteristica di questa esperienza amministrativa.
Io credo che su tutto ciò e su tantissime altre vicende su cui glisso per ragioni di tempo, di spazio ed anche per carità di patria (si pensi a Palazzo Cutò in mano ad amici la notte di capodanno per quattro soldi), terminata questa ubriacatura collettiva, la storia darà il suo giudizio (già pregusto i futuri distinguo e le prese di distanza da parte di chi, oggi, per ragioni di concreta sopravvivenza, cavalca l’onda grillina).
Credo, perciò, che sia arrivato il tempo di organizzare quell’area politica che basa la propria azione quotidiana sulla dottrina sociale della Chiesa e che ha come obiettivo un liberalismo equilibrato che vede nello sviluppo di tutta la polis il raggiungimento di un serio programma di governo locale che non faccia della sua identità quel settarismo a cui il movimento 5 stelle vuol farci abituare denigrando e mortificando tutti coloro non la pensino come loro.
Ormai per troppo tempo il centrodestra ha abbandonato la logica della politica, per troppo tempo ha fatto prevalere interessi di parte piuttosto che interessi generali.
Questa amministrazione grillina incapace di governare ha imparato facilmente l’abilità di coltivare clientele.
Abbiamo il dovere di infondere con orgoglio la speranza; molti giovani bagheresi sono andati via e molti altri si apprestano a fare i bagagli per non tornare più. Noi abbiamo il dovere di evitare questo, cercando di coinvolgere le migliori forze locali in progetti seri e ponderati che non prevedano facile propaganda e nessuna competenza, ma esattamente l’inverso.
*consigliere cvomunale Bagheria