È stato finalmente pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 275 di sabato 23 novembre 2019 il Decreto 134/2019, firmato dai Ministri per il Sud, dell’Economia e dello Sviluppo economico, che rende operativa l’estensione dell’incentivo RESTO AL SUD anche ai professionisti e agli under 46. Il Decreto era stato firmato lo scorso agosto, ma solo ora è stato pubblicato, ed entrerà in vigore l’8 dicembre 2019.
Non appena il decreto sarà in vigore, INVITALIA, ossia il soggetto gestore della misura per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, potrà aprire la piattaforma di presentazione delle domande ai nuovi destinatari.
L’incentivo è a sportello: le domande vengono esaminate senza graduatorie in base all’ordine cronologico di arrivo e fino ad esaurimento delle risorse, che per il 2019 ammontano a 462 milioni di euro. L’istruttoria è gestita da INVITALIA, che valuta anche la sostenibilità tecnico-economica del progetto entro 60 giorni dalla presentazione dell’istanza.
Soggetti beneficiari: Le richieste di agevolazioni possono essere presentate dai soggetti di età compresa tra 18 e 45 anni che, al momento della presentazione della domanda:
1. siano residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia al momento della presentazione della domanda o vi trasferiscano la residenza entro 60 giorni, o entro 120 giorni se residenti all’estero, dalla comunicazione del positivo esito dell’istruttoria;
2. non risultino già titolari di attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017.
La novità consiste nell’aver ampliato la categoria dei soggetti che possono parteciparvi includendo anche i soggetti che svolgono attività libero-professionale ossia soggetti iscritti in ordini o collegi professionali nonché gli esercenti professioni non organizzate in ordini o collegi disciplinate dalla legge n. 4/2013, n. 4.
In particolare, per lo svolgimento di attività libero-professionali, il requisito richiesto è non essere titolari di partita IVA per l’esercizio di un’attività analoga a quella proposta nei 12 mesi precedenti la presentazione della domanda di agevolazione. In particolare, non possono presentare istanza i soggetti che risultano essere titolari, nei dodici mesi precedenti la presentazione della domanda, di partita IVA associata ad un codice ATECO identico a quello corrispondente all’attività oggetto della domanda di ammissione alle agevolazioni.
Agevolazione: L’agevolazione consiste in un finanziamento, fino a 50mila euro, per la creazione di nuove attività (fino a 200mila euro in caso di società). Copre i costi per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, per l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e programmi informatici e per le principali voci di spesa utili all’avvio dell’attività.
Una parte del finanziamento è a fondo perduto e copre il 35 per cento dell’investimento. La restante è demandata ad un finanziamento bancario, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI, i cui
interessi sono interamente coperti da un contributo in conto interessi: si tratta di un prestito a tasso zero e va rimborsato entro otto anni dalla concessione del finanziamento, di cui i primi due anni di pre-ammortamento. Settori ammessi: sono finanziate le attività imprenditoriali relative a produzione di beni nei settori dell’artigianato, dell’industria, delle produzioni agroalimentari, della pesca, dell’acquacoltura, e le attività rivolte alla fornitura di servizi, compresi i servizi turistici. Infine sono finanziate le attività facenti capo ai professionisti. Rimangono escluse le attività operanti nel settore Agricoltura e Commercio.
Con le nuove modifiche la misura RESTO AL SUD rappresenta una grande opportunità per chi vuole mettersi in proprio anche per il nostro territorio, infatti sono state già finanziate decine di nuove iniziative imprenditoriali con questo strumento agevolativo.