L’amministrazione comunale ha deciso, nei giorni scorsi, di chiudere il mercato ittico d Porticello e procedere a dei lavori di ristrutturazione,ritenuti urgenti.Ma i commerciati e i pescatori si sono rivolti ad un legale per chiedere la revoca dell’ordinanza di chiusura, sottolineando che il provvedimento sta creando notevoli disagi al settore.
Alla base dell’ordinanza ci sono “carenze strutturali” riscontrati nella struttura.
Inoltre, qualche giorno fa, un pesante cancello è crollato su un operatore rimasto illeso. Per questo motivo si è deciso di provvedere alla chiusura e dare vita ai lavori di ripristino della struttura.
“Abbiamo dato mandato all’ufficio tecnico -sottolinea il sindaco Salvo Sanfilippo– di avviare le procedure per i lavori. Sono stato costretto a firmare l’ordinanza per il rischio che si corre. Ci sono cancelli che rischiano di crollare e la struttura va ristrutturata.
Qualche giorno fa un cancello di 6 metri per 2 metri è crollato su un operatore e si è rischiata la tragedia. Capisco i commercianti e i pescatori. Ma il nostro intento è tutelare la loro incolumità”.
Le ditte che operano all’interno della struttura si sono rivolti ad un legale chiedendo di fare valere i loro diritti.
“Il provvedimento è arrivato all’improvviso -si legge in una nota- senza alcun preavviso ed è motivato sulla base di non meglio precisate “difficoltà logistiche” di gestione e sulla “necessità di provvedere ad una verifica delle condizioni manutentive dell’immobile comunale.”
I commercianti ittici chiedono che tipo di verifiche e di lavori dovrebbero essere fatti e quali sono i tempi di riapertura.
“La chiusura improvvisa del mercato pone gli operatori del mercato in un drammatico dilemma: o chiudere le ditte, licenziare i dipendenti e costringere la marineria a conferire altrove il pescato, oppure lavorare fuori dal mercato e quindi senza il rispetto delle norme previste dalle leggi di settore.
L’Amministrazione Comunale ed il Sindaco in particolare è direttamente responsabile delle nefaste conseguenze e dei danni che deriveranno agli operatori ittici ed a tutto il territorio dall’una o dall’altra scelta.”
Nella nota si sottolinea che “in un solo triennio, ovvero dal 2015 al 2017, sono state accumulate somme non spese per ben euro 139.979,30, che in teoria avrebbero dovuto finanziare la manutenzione che di fatto non è mai avvenuta. Ci chiediamo che fine abbiano fatto queste somme, e le altre che frattanto si sono accumulate, e perché non sono state spese. Assistiamo al solito copione, ovvero anni e anni di inesistente manutenzione ordinaria creano alla fine una situazione di emergenza, vera o presunta, al fine di giustificare la chiusura di una struttura con l’aggravante, in questo caso, che le risorse per le manutenzioni sono state incamerate ma non spese.
Abbiamo già dato mandato ai nostri legali di impugnare il provvedimento davanti al TAR, in quanto palesemente e gravemente illegittimo poiché con la scusa della necessità di verificare le condizioni dell’immobile, si persegue il diverso fine della soppressione definitiva di un servizio.”
I commercianti continuano sottolineando che “la chiusura di tutto il mercato non è assolutamente necessaria per effettuare le verifiche delle condizioni di manutenzione, potendo ciò essere fatto durante gli orari di chiusura dello stesso. Né vi sono situazioni di pericolo (peraltro neppure accennate nell’ordinanza) tale da necessitare l’immediata chiusura di tutto il mercato.”
Nella nota si chiede di ritirare immediatamente l’Ordinanza, adottando contemporaneamente i provvedimenti necessari per consentirne la riapertura, effettuando tutti i lavori necessari per il rilancio.
“Chiediamo di conoscere quali sono, se ci sono, i programmi di investimento dell’Amministrazione sul Mercato Ittico e quale idea o strategia di sviluppo del settore intende perseguire.
In mancanza proseguiremo le nostre azioni di protesta e di battaglia legale su tutti i fronti.”