E’ questo l’esito dei controlli condotti negli ultimi due mesi dai Finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Palermo sul diffuso fenomeno del truffe per “tagliare” i costi della bolletta della luce di esercizi commerciali, che le Fiamme Gialle svolgono, con il supporto degli ispettori del Reparto di unità di sicurezza dell’ Ente per l’energia elettrica di Palermo, contestualmente alle ordinarie ispezioni fiscali volte a verificare il corretto rilascio di scontrini e ricevute, tant’è che tutti gli 8 esercenti denunciati negli ultimi due mesi sono anche stati verbalizzati per il mancato rilascio dello scontrino fiscale.
A essere stati oggetto dei controlli della Guardia di Finanza sono stati una ventina di esercizi commerciali, in particolare pasticcerie, minimarket, pescherie, bar e panifici.
Nella maggior parte dei casi di frode accertata, le Fiamme Gialle hanno scoperto l’installazione sui contatori “Enel” di un magnete che rallentava la registrazione dei kilowatt, diminuendo in questo modo i consumi rilevati dal cinquanta al novanta per cento dell’effettivo; tutti gli strumenti utilizzati per la truffa sono stati ovviamente sequestrati e cautelati a disposizione della locale Autorità Giudiziaria e i responsabili denunciati alla Procura della Repubblica di Palermo.
Proprio alla serata di ieri risale invece il caso più eclatante.
Infatti il titolare di una nota catena di rosticcerie palermitane aveva badato “poco al sottile” collegando direttamente l’impianto del suo locale, in zona porto, alla rete elettrica, bypassando in questo modo il contatore.
Infatti, quasi “magicamente”, pur avendo fatto staccare il contatore nel corso del controllo, tutte le attrezzature hanno continuato a funzionare.
Per tale motivo i militari hanno proceduto all’arresto per “furto aggravato di energia elettrica” del soggetto che, nella mattinata odierna, è stato processato per direttissima e condannato a 6 mesi di reclusione e 200 euro di multa.