I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Gip del Tribunale del capoluogo nei confronti di 5 soggetti.
- Una persona è finita in carcere: Salvatore Cillari di 63 anni e tre sono stati sottoposti agli arresti domiciliari: Gabriele Cillari di 34 anni, Matteo Reina di 61 anni, e Giovanni Cannatella di 48 anni.
Sono a vario titolo indagati per associazione a delinquere, esercizio abusivo dell’attività finanziaria, usura, estorsione e autoriciclaggio.
Nei confronti di Achille Cuccia di 61 anni è stata invece applicata la misura del divieto di dimora nel territorio del Comune di Palermo.
Con il medesimo provvedimento il Gip ha disposto il sequestro preventivo di beni nella disponibilità degli indagati per un valore complessivo stimato in circa 500 mila euro.
Le investigazioni condotte dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Palermo nel periodo novembre 2019/dicembre 2020, con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, appostamenti, pedinamenti, videoriprese, esami dei flussi finanziari, allo stato delle indagini hanno consentito di delineare una consorteria criminale, capeggiata da Salvatore Cillari, che, almeno a partire dal 2016, avrebbe erogato prestiti di denaro con l’applicazione di tassi di interesse anche di tipo usurario nei confronti di una vasta platea di soggetti, orbitanti nell’area palermitana e romana, per un ammontare complessivo pari a circa 150.000 euro.
Parte dei proventi illeciti sarebbero stati poi “autoriciclati” dal figlio Gabriele, attivo “collaboratore” del padre nelle azioni criminali, in un’attività economica nel settore della ristorazione nel pieno della “movida” palermitana.
Gli altri sodali avrebbero operato a vario titolo come intermediari nel meccanismo sotteso alla erogazione dei prestiti di denaro, entrando in contatto con le “vittime”, proponendo “piani di rientro”, nonché veicolando “messaggi” per il rispetto della scadenza delle rate concordate.