Omicidio di mafia ieri sera a Palermo, nei pressi del Buccheri la Ferla. A cadere sotto i colpi dei killer, Francesco Nangano, 50 anni. L’uomo, con precedenti per associazione mafiosa, è stato assassinato da due killer in motocicletta con il volto coperto da caschi invia Messina Marine, alla periferia orientale della città. Nangano è stato assassinato con quattro colpi di pistola mentre si trovava davanti la gelateria del mare in via Messina Marine alla periferia occidentale di Palermo. La polizia ha transennato la zona in attesa dell’arrivo del pm e del medico legale. Francesco Nangano, accusato di essere un boss di Brancaccio, aveva avuto numerose condanne per mafia ed era stato anche latitante. Dopo una condanna all’ergastolo per omicidio, poi ridotta a ventiquattro anni, era stato assolto in Cassazione ma intanto aveva trascorso 4 anni e dieci mesi in carcere.
Nangano era stato condannato per mafia a 8 anni di reclusione. Poco prima della sentenza nel settembre 2000 pensò bene di fuggire. Venne catturato un anno dopo quando si scoprì anche che aveva una relazione sentimentale con un’assistente sociale impegnata come giudice popolare in un processo di mafia. La donna lo difese sempre dicendo di non credere assolutamente alla sua mafiosità. Ed ebbe ragione perché l’imputato venne assolto. Nangano venne processato anche per l’omicidio di Filippo Ciotta e condannato in primo grado all’ergastolo e in appello a 24 anni. Poi, dopo il rinvio del processo da parte della Cassazione, assolto definitivamente nel 2005. Ma era già stato in carcere 4 anni e 10 mesi e per questo chiese il risarcimento per ingiusta detenzione. Gli vennero dati 270 mila euro dei 517 mila richiesti. (gds.it)
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