Droga ed armi in casa. I carabinieri arrestato padre e figlio a Palermo.
E’ successo ieri pomeriggio, quando una pattuglia della Stazione Carabinieri di Mezzo Monreale ha fermato un giovane a bordo di una motocicletta in via Santicelli, in zona Corso Calatafimi.
Il conducente, successivamente identificato in Francesco Cascino, 18enne pregiudicato palermitano, residente via Case Spuches, accortosi del posto di controllo aveva tentato di evitare di essere fermato, non riuscendoci.
Alla domanda del motivo di tale comportamento ha risposto in maniera elusiva apparendo particolarmente preoccupato, tanto da spingere i militari a sospettare che qualcosa non andasse ed a perquisirlo. Mentre i Carabinieri procedevano ad ispezionare il mezzo, il Cascino credendo di non essere notato ha tirato fuori dalla tasca una busta di cellophane lanciandola nel tentativo di disfarsene.
Immediatamente recuperata è risultata contenere diverse foglie di marijuana per un peso di circa 4 grammi. Analizzando meglio la sostanza, i militari hanno constatato che le foglie erano molto verdi ed umide, come se fossero state appena raccolte decidendo di estendere il controllo alla residenza in via Case Spuches.
Giunti all’abitazione, una villetta su due elevazioni con giardino circostante sono state rinvenute 14 piante di cannabis sativa, piantate lungo la recinzione, mentre in un comodino della camera da letto banconote di vario tagli per complessivi 630 euro.
Durante la perquisizione della depandance, i Carabinieri hanno rinvenuto:
– nr. 13 munizioni cal. 7,62 nato cal;
– nr. 2 caricatori da fucile garant completi di munizionamento cal. 7,62 nato;
– nr. 1 nastro per mitragliatrice mg. 42/59 contenente nr.6 cartucce e 5 bossoli cal. 7,62 nato.
– nr. 1 bomba a mano SRCM mod A.
Tutto il materiale è stato riconosciuto da C.T. palermitano classe 1962, padre di Francesco, di sua proprietà.
Cascino Francesco accompagnato in Caserma è stato tratto in arresto con l’accusa di detenzione ai fini dispaccio di sostanza stupefacente e su disposizione dell’Autorità giudiziaria tradotto all’Ucciardone, mentre al padre è stata contestata l’illecita detenzione di armi e munizionamento militare e da guerra. Tradotto presso il Tribunale è stato sottoposto al rito direttissimo dove, l’arresto è stato convalidato ed il processo rinviato al 26 settembre, quindi liberato.