Si è aperto questa mattina, davanti alla quarta sezione del Tribunale di Palermo, il processo sullo scandalo che ha travolto l’ente di formazione Ciapi. Oltre a Fausto Giacchetto, che secondo l’accusa avrebbe pianificato un sistema illecito per gestire a suo piacimento, grazie alla presunta compiacenza di imprenditori, burocrati e politici, quindici milioni di euro destinati alla comunicazione del progetto Coorap, ci sono Stefania Scaduto e Concetta Argento (rispettivamente segretaria e moglie di Giacchetto), l’ex dirigente dell’Agenzia regionale per l’impiego Rino Lo Nigro, e l’ex assessore regionale Luigi Gentile.
Il processo è stato subito rinviato, su richiesta della Procura, per aspettare che si decida sulla posizione dell’ex presidente del Ciapi, Francesco Riggio, che per un difetto di notifica non era stata trattata assieme alle altre.
L’udienza per Riggio davanti al gup è fissata per il 27 marzo mentre il processo è stato rinviato al 12 maggio. (gds.it)