Ammirare l’estetica e la bellezza di un’opera non più soltanto attraverso una visione frontale ma piuttosto stimolando il punto d’osservazione dello spettatore attraverso il continuo movimento dello sguardo. È il fil rouge che caratterizza la collezione delle opere ‘fisarmoniche’ e ‘buchi neri’ dell’artista Michele Cossyro, che sarà possibile ammirare in occasione della mostra “Altrove’, che sarà inaugurata il domenica 4 dicembre prossimo, alle 18.00, a Palermo, in via XII Gennaio n.2, nei locali dello Spazio Contemporaneo Agorà, galleria attiva a Palermo dal 1989.
La mostra, che contiene anche alcune opere inedite di Cossyro, uno dei più importanti rappresentanti dell’arte contemporanea e del design italiano e internazionale, è stata curata da Bruno Corà. Il progetto, che prevede la presentazione anche del libro “Altrove” è stato promosso dall’artista con il contributo di Valeria Li Vigni Tusa, e organizzato dall’associazione Mesime che, dopo un periodo di stop forzato dovuto alla pandemia, riapre i locali per rilanciare gli eventi culturali in città. “Il più recente ciclo di opere di Michele Cossyro- spiega il curatore Bruno Corà– mostra la capacità di un maestro di declinare in modo esteso ed efficace una modalità di linguaggio da lui stesso ideata, in una teoria morfologica pressoché inesauribile. L’invenzione iniziale di queste sue opere risale agli anni Ottanta quando Cossyro sentì l’esigenza e il desiderio di approdare a un organismo pittorico-plastico che avesse la facoltà di rendersi dialettico in senso spaziale e percettivo con il punto di vista dell’osservatore dell’opera. Per fruire compiutamente e alternativamente delle sue strutture angolari munite di pittura e di specchio – conclude- è infatti necessario che lo sguardo di ognuno si diriga verso l’opera da più punti di osservazione, riuscendo in tal modo a mettere letteralmente in azione il dispositivo tecnico-visivo ma anche concettuale e spaziale di cui ciascuna delle opere è dotato”.