Nel pomeriggio del 7 gennaio, i militari della Stazione di Palermo Altarello di Baida, al termine di una prolungata attività di indagine, hanno arrestato il 38enne Luigi Lopes, pregiudicato palermitano.
L’uomo è responsabile di: evasione dagli arresti domiciliari e di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché indirettamente, della morte per overdose della 25enne Valentina Scalisi avvenuta il 2 aprile 2012.
Il corpo della giovane, che non presentava segni di violenza, era stato rinvenuto dai familiari nell’abitazione di via Giano Vitale dove era agli arresti domiciliari per rapina.
A seguito del sopralluogo, i Carabinieri notavano dei segni inequivocabili di una precedente assunzione di stupefacente, dando via alle indagini.
Esaminando gli indizi presenti sulla scena del crimine, i dati del traffico telefonico del cellulare ritrovato in mano alla ragazza, le dichiarazioni rese da familiari e conoscenti, gli investigatori riuscivano a dare un nome al volto dell’uomo ritratto nella foto memorizzata nel telefonino della vittima e che, dalle risultanze investigative, quel pomeriggio aveva fatto visita alla Scalisi, le aveva regalato una collanina e ceduto la dose di stupefacente risultata fatale.
Identificato così il Lopes, è risultato che seppur sottoposto agli arresti domiciliari per spaccio, era autorizzato a recarsi presso il locale S.E.R.T. di Passo di Rigano per prelevare delle dosi di metadone per uso personale e terapeutico.
Quel giorno, però, dopo il “rifornimento”, invece di tornare a casa, si era recato presso l’abitazione della Scalisi (anche lei tossicodipendente, ma non iscritta e autorizzata a recarsi presso la citata struttura sanitaria), dove aveva trascorso alcune ore preparandole un “micidiale” cocktail a base di metadone ed eroina. Il cuore della ragazza non aveva resistito e così, poco dopo l’incontro con il Lopes, era stata colta da un malore nel sonno decedendo per arresto cardio-circolatorio, dovuto come successivamente constatato dal medico legale, ad un’overdose da stupefacenti.
I disperati tentativi della giovane, sola in casa, di chiamare i soccorsi con il proprio cellulare, trovatole stretto nella mano si erano rivelati vani. Il corpo senza vita, era stato amente rinvenuto dai familiari che, allarmati dal fatto di non essere riusciti a contattarla, si erano recati a casa. Ai sanitari del 118 successivamente intervenuti, non rimaneva, quindi, che constatare il decesso.
Essendo già detenuto presso la casa circondariale di Palermo “Ucciardone”, al Lopes non è rimasto che prendere atto del provvedimento emesso a suo carico dal G.I.P. presso il Tribunale di Palermo Dott.ssa Marina Petruzzella, su proposta del P.M. Dott.ssa Diana Russo, la quale ha concordato pienamente con le risultanze investigative fornite dai Carabinieri.