Operazione antimafia della Dia a Corleone: 5 persone sono finite in manette.
Al centro dell’indagine dei carabinieri, ci sarebbero anche i rapporti tra quello che viene ritenuto il capo del clan, Antonino Di Marco, dipendente comunale incensurato, il deputato regionale dell’Udc, Nino Dina, attuale presidente della commissione Bilancio dell’Ars.
Di Marco è stato pedinato mentre andava nella segreteria politica del parlamentare regionale: i carabinieri stanno cercando di capire se ci sia stato un interessamento della cosca nella campagna elettorale del politico. Il dipendente comunale con l’incarico di custode del campo sportivo, Di Marco è il fratello di Vincenzo, che per anni ha svolto le mansioni di autista di Ninetta Bagarella, moglie del boss Totò Riina.
Secondo i carabinieri sarebbe stato investito dai vertici del mandamento di Corleone del compito di controllare la gestione degli appalti nella zona del comune di palazzo Adriano. Il clan, infatti, avrebbe messo le mani su una serie di lavori decisi dal comune. Insieme a Di Marco sono stati arrestati Franco e Pasqualino D’Ugo, Nicola Parrino e Pietro Paolo Masaracchia. L’inchiesta è stata coordinata dalla Dda di Palermo guidata da Leonardo Agueci.