Si festeggia oggi Santa Lucia, protettrice degli occhi.
La tradizione vuole che oggi non si mangi pane e pasta a vantaggio di arancine di riso e panelle.
Con il tempo questa tradizione ha avuto più i connotati della festa culinarie che religiosa.
A Bagheria, come in altre città siciliane, le arancine di riso infatti vengono farcite in tanti modi, dalla classica arancina con ragù a quella con il burro, fino a quelle degli ultimi anni al salmone.
Nelle tavole arriva anche la famosa cuccia, condita con ricotta o cioccolato.
La storia racconta che Santa Lucia nacque a Siracusa, intorno al 283, il suo feroce martirio avvenne sotto Diocleziano.
Chi è Lucia? la sua storia veleggia tra copiosi racconti leggendari, nelle due narrazioni riguardanti il suo crudele martirio: uno in latino e l’altro in greco, quest’ultimo è quello che ha maggior credito tra gli studiosi anche perché più vetusto.
Apprendiamo infatti che Lucia, di famiglia aristocratica, subisce il martirio per ordine del governatore Pascasio.
Nel luogo della sua morte, i cristiani di Siracusa “dedicarono a lei un tempio, nel quale i fedeli accorrono alle reliquie”.
Il culto, dunque, comincia subito. E prosegue nel tempo: infatti papa Gregorio Magno (590-604) inserisce già il suo nome nel Canone della Messa, indicandola alla venerazione di tuttala Chiesa.
Ma l’attestato più toccante su Lucia è affiorato dalle catacombe di San Giovanni a Siracusa (la città più ricca di catacombe dopo Roma): e consiste in un’iscrizione funebre in greco, dedicata a una giovane sposa di nome Euskia che, “vissuta buona e pura, morì nella festa della mia santa Lucia, per la quale non vi è elogio condegno”.
Nel 1039 il generale bizantino Giorgio Maniace toglie momentaneamente agli Arabila Sicilia orientale, con Siracusa, e trasporta a Costantinopoli il corpo di Lucia.
Quando poi la capitale imperiale viene occupata dai crociati (1204) il doge Enrico Dandolo ordina di portarlo a Venezia (con altra “preda bellica”, tra cui i famosi quattro cavalli di bronzo).
E qui il corpo si trova tuttora, mentre Siracusa conserva di lei solamente delle piccole reliquie.
(fonti storiche www.supereva.it)
La foto è del bar Ester