Ad esclusivo titolo personale, e non in qualità di Responsabile Apicale della Direzione 9 – Edilizia Privata, Condono e sanatoria del Comune di Bagheria, trasmetto questa nota per chiarire alcuni aspetti delle questioni, contenute nell’articolo “Abusivismo, altri nomi eccellenti”, pubblicato sul quotidiano la Repubblica, martedì 5 Luglio 2016.
Si scrive “Altri nomi. Non solo di amministratori grillini ma anche di burocrati compiacenti. Un altro foglio pieno di violazioni delle norme edilizie fatte da esponenti “eccellenti “ del Comune di Bagheria con tanto di planimetrie. Viaggia in allegato alla denuncia fatta dal sedicente comitato “ salviamo le case abusive” che, come risposta alla minaccia dell’acquisizione di case fuorilegge al patrimonio pubblico, ha elencato le costruzioni non a norma del sindaco, dell’ex assessore all’Urbanistica, dei suoi familiari, di alcuni consiglieri comunali.”
L’articolo, per la verità non fa nessun nome nuovo, in aggiunta a quelli indicati nel precedente, pubblicato sempre su Repubblica, domenica 3 luglio 2016, dal titolo “Bagheria, scoppia la rivolta. Perseguite i grillini abusivi”.
Orbene, il documento del “sedicente comitato” indicato nei suddetti articoli, è pervenuto ufficialmente al Comune di Bagheria qualche giorno dopo.
Nelle planimetrie, che risultano allegate allo stesso, viene individuato con un cerchio, tra gli atri, un immobile con accanto riportata la dicitura “casa del geometra Tripoli Carlo”.
Potrei limitarmi a dichiarare, per chiudere subito la questione, e senza timore di essere smentito, che : “il sottoscritto Geometra Tripoli Carlo non è proprietario di alcun immobile abusivo, sito nel Comune di Bagheria o in qualche altro comune, e non ha mai presentato istanza di condono edilizio”.
Ma non mi limito a dire questo, e aggiungo.
Mia moglie era comproprietaria, unitamente ad altri suoi familiari, di un lotto di terreno sito nel territorio di Bagheria, Contrada Incorvino, sul quale in epoca antecedente al nostro matrimonio ha iniziato la realizzazione di un immobile abusivo.
Per questo edificio, ha prima presentato istanza di sanatoria regionale, ex L.r. 7/80 e L.r.70/81, e successivamente istanza di condono edilizio, ex L. 47/85 e L.r. 37/85 e, pertanto, in epoca antecedente alla mia assunzione al Comune di Bagheria, avvenuta nell’anno 1988.
Successivamente ha versato l’intera oblazione prevista dalla legge, ha versato i relativi oneri concessori al Comune, ha acquisito i pareri necessari dell’allora Ufficiale Sanitario, del Genio Civile, della Soprintendenza BB.CC.AA. in maniera esplicita (in quanto non era ancora vigente la norma sul silenzio assenso), e ha ottenuto, circa vent’anni fa, il rilascio della Concessione Edilizia in sanatoria n. 55 del 31/10/1997.
Mi sembra che, su questo aspetto della vicenda, non occorre aggiungere altro.
Ma, quello che più preme alla mia persona, è chiarire l’appellativo di “burocrati compiacenti”, attribuito nell’articolo del 5 luglio u.s.
Come dicevo, sono stato assunto al Comune di Bagheria nell’anno 1988, ed ho sempre prestato servizio presso l’area Urbanistica, ricoprendo vari incarichi, prima di collaboratore dei precedenti responsabili dei servizi e, a partire dal 2001, mi è stato affidato per la prima volta l’incarico di responsabile del Servizio Edilizia Privata. Mi sono occupato di condono edilizio, soltanto a partire dal febbraio dell’anno 2008, a seguito di una rotazione effettuata dall’allora Dirigente del Settore Urbanistica, e fino al maggio del 2010. In ultimo, a seguito della riorganizzazione della struttura Comunale, operata dall’attuale amministrazione, da un anno esatto, ho avuto affidato l’incarico di responsabile Apicale della Direzione 9, che comprende i Servizi Edilizia Privata e Condono Edilizio.
Ho l’orgoglio di potere affermare di avere sempre operato nel rispetto del ruolo a me affidato, senza mai guardare il colore politico dell’amministrazione di turno. La porta della mia stanza di ufficio è sempre aperta, non in senso figurativo, ma in quello vero della parola. Il mio unico scopo è di dare risposte, alle istanze dei cittadini e dei tecnici esterni, nel rispetto delle norme, e mi sforzo sempre di trovare le soluzioni legali, se percorribili, ma in caso contrario, non ho timore di adottare i relativi atti consequenziali.
Mi rendo conto che il ruolo, che in questo momento ricopro all’interno della macchina comunale, non è molto apprezzato, soprattutto da coloro i quali stanno ricevendo le diffide a definire le pratiche di condono, le comunicazioni dei motivi ostativi all’accoglimento delle istanze di sanatoria, e i dinieghi definitivi.
Ma non posso accettare, dal punto di vista personale, questo tentativo di screditare il mio operato, facendo passare l’idea che, chi sta effettuando questa attività, in definitiva, si trova nelle loro stesse condizioni.
In conclusione, respingo con forza, come peraltro sono sicuro possano fare le altre figure Apicali di questo Comune, l’appellativo di “burocrati compiacenti”, perché non appartiene alla mia storia personale.
*geometra comune Bagheria