di Nicola d’Amico
Era la fine degli anni ’60 ed i primi degli anni ’70 quando un allora giovane fratello gesuita Biagio Fiorenza insieme ad altri lanciò l’idea del Gruppo San Cataldo.
Pian piano, da quel nucleo iniziale di ragazzini che davano quattro calci ad un pallone rattoppato, emersero innumerevoli iniziative. Il teatro, realizzato nella cappella sconsacrata, con la conseguente compagnia teatrale, il primo gruppo musicale, “le primule” che riscosse innumerevoli successi, le squadre di calcio che militarono in diverse categorie regionali. La realizzazione del campo di calcio di contrada santa marina permise di allargare le iniziative. Tutte idee che coinvolsero l’intera città di Bagheria, come le due edizioni del carnevale bagherese o le gimkane automobilistiche o motociclistiche.
Quel gruppo era ormai un vero successo.
Nei locali di villa San cataldo sorse anche la prima radio bagherese, Radio uno Bagheria e ne seguirono altre.
Le diverse iniziative, tutte di successo, erano una vera e propria calamita e il numero delle adesioni e delle iniziative aumentava quotidianamente.
Era l’azione sinergica tra sport e tempo libero, tra incontri di fede ed attività culturali la fucina in cui quei ragazzi di allora si preparavano alla vita custodendo ed apprezzando quei valori che sarebbero stati faro per il loro domani.
Molti di loro trovarono e coltivarono, sotto la guida spirituale dei Gesuiti, il compagno o la compagna della propria vita.
E’ stato bello reincontrarsi