Antonio Messicati Vitale (a lato), arrestato la settimana scorsa e ritenuto uno dei capi della cosca mafiosa di Bagheria, avrebbe a disposizione numerose armi fra pistole e fucili, oltre a pettorine delle forze dell’ordine.
A rivelarlo sono stati il pentito Antonino Zarcone e un altro collaboratore di cui non si conosceva l’esistenza fino ad ora: Salvatore Lo Piparo, (nella foto sotto) arrestato nei mesi scorsi.
Il materiale sarebbe stato utilizzato per una rapina in casa di un grossista di carni e mai recuperato dagli investigatori.
Lo Piparo ha riferito che la rapina era stata programmata lo scorso anno ma che all’ultimo momento il colpo venne bloccato perchè la vittima godeva di protezioni altolocate.
Secondo Lo Piparo, Messicati Vitale disponeva di una pistola 9 parabellum, un fucile a pompa calibro 13, a pompa semi automatico.
Pare che il gruppo si fosse procurato anche una bomboletta di azoto liquido e delle lentine colorate.
Pare però che dopo qualche settimana la rapina venne messa a segno con a capo Messicati Vitale.