di Ismaele La Vardera
Ci risiamo, un copione che sembra ripetersi. Matteo Salvini torna in Sicilia portandosi dietro il solito clamore che lo contraddistingue.
Il circo mediatico puntualmente lo segue, folle di curiosi, contestatori, telecamere e giornalisti pronti a battere notizia sull’ennesima uscita del controverso segretario.
Il “Movimento noi con Salvini”, lanciato in tutta Italia sta riscuotendo anche consensi in Sicilia, e quindi Matteo deve rispondere al consenso toccando l’isola di “terronia”, lontana anni luce dalla sua idea di politica, almeno sino a qualche mese fa.
Ma adesso il vento è cambiato, le mire espansionistiche di Salvini devono passare inevitabilmente dal sud, il suo progetto non può essere solo nordico, ha capito che per aspirare a palazzo Chigi bisogna unire e abbracciare l’Italia. Allora Salvini chiede scusa al sud, spesso oggetto di sue invettive, cambia passo, cambia strategia.
Cosi alle prossime amministrative diversi soggetti hanno deciso di presentarsi con il movimento di Salvini, anche Villabate ha il suo candidato. Si tratta di Paolo Corrao, maresciallo dell’esercito, consigliere comunale in diverse legislature.
Il segretario della Lega è arrivato nel primo pomeriggio, tenendo il comizio presso il quartiere popolare di via Oreto, indossando una t-shirt con scritto “Io sto con il sindaco soldato”.
Non sono mancati momenti di tensione con decine di manifestanti armati di uova, e vari ortaggi, la polizia ha però presieduto la zona evitando eventuali contatti.
Ieri Salvini non aveva ricevuto una accoglienza piacevole a Marsala, dove non è potuto scendere dall’auto a causa dei manifestanti. In buona sostanza i siciliani non hanno perdonato Salvini per le sue uscite infelici, ma adesso saranno le urne a stabilire l’appeal di Salvini in Sicilia e al sud.
Solo dopo le elezioni si potrà fare un’analisi seria e oggettiva, adesso si tratta solo di circo mediatico niente di più…