La Cassazione ha confermato 3 condanne nei confronti degli architetti Antonio Borsellino e Rocco Aluzzo, e per Giovanni La Mantia. Processo da rifare per l’ex sindaco Lorenzo Carandino.
Le condanne si riferiscono al processo sull’affare milionario legato al centro commerciale di Villabate, in cui ci avrebbe messo le mani anche la mafia.Aluzzo e Borsellino dovranno scontare otto e settre anni di reclusione, mentre la Mantia, estraneo alle vicende del centro commerciale, dovrà scontare 10 anni di carcere per associazione mafiosa.
Si dovrà rifare il processo a carico dell’ex sindaco Carandino (era stato condannato a 8 anni e sei mesi di reclusione), per il quale non è in discussione il concorso esterno per associazione mafiosa. La Cassazione ha accolto il ricorso dei suoi difensori in merito all’impossibilità di dargli una pena basata su una legge entrata in vigore quando non era più sindaco e quindi non poteva agevolare i disegni dei clan.
Per l’accusa, il centro commercile di Villabate si sarebbe dovuto realizzare grazie a un accordo fra mafia, politica e imprenditoria.
Il processo ha stabilito che la Asset avrebbe cercato di entrare in possesso di numerosi terreni, con l’aiuto della mafia, dove realizzare il centro commerciale.
La pubblica accusa era sostenuta dai pm Nino Di Matteo e Lia Sava.