Numerosi i danni subiti dagli agricoltori in seguito allo straripamento del fiume Eleuterio.
Centinaia di ettari di agrumeti sono stati spazzati via dalla forza dell’acqua esondata dalle due sponde del fiume.
Le acque si sono addentrate per un centinaio di metri lungo il percorso del fiume fino alla foce, distruggendo tutto quello che incontravano: piante, strade, impianti d’irrigazione, case rurali, muretti, recinzioni.
A segnalarlo l’unione coltivatori italiani di Bagheria che chiede lo stato di calamità.
“Un’inondazione di tale proporzione non si era mai verificata negli ultimi sessant’anni -si legge in una nota- L’Unione Coltivatori Italiani di Bagheria pertanto chiede all’Amministrazione Comunale di attivarsi affinché venga dichiarato lo stato di calamità per i terreni agricoli della Valle dell’Eleuterio, all’Ispettorato Provinciale all’Agricoltura la constatazione dei danni subiti dagli agricoltori in seguito all’alluvione di sabato 3 novembre”.