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mercoledì 27 Novembre 2024

mercoledì 27 Novembre 2024

L’ultimo romanzo di Paolo Pintacuda finalista al premio “Dea Planeta”

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L’ultimo lavoro letterario di Paolo Pintacuda, 46 anni, scrittore e sceneggiatore, bagherese, è un romanzo dal titolo “Jacu” che fa parte della cinquina dei finalisti del premio Letterario Dea Planeta.“Jacu” è un romanzo storico sulla tolleranza e sull’irragionevolezza umana. 
Il personaggio attorno al quale ruotano tutte le vicende del romanzo, possiede una peculiarità che va ben oltre il suo singolare nome, ma proprio questa caratteristica (che non vorrei svelare anzitempo) sarà ciò che lo renderà un diverso agli occhi degli altri.
“L’idea nasce molti anni fa da un’intuizione che ebbi durante una conversazione con mio padre -dice Paolo Pintacuda- ma per molti anni non scrissi nulla, presi solo qualche appunto e lasciai che iniziasse il processo d’incubazione. Ho convissuto con l’idea di “Jacu” molto tempo, le ho permesso di assumere una forma ben precisa nella mia mente e solo dopo ho cominciato a scrivere il romanzo. La stesura ha richiesto quasi due anni fra il 2017 e il 2019, con una sola interruzione per tutto il 2018 perché impegnato a scrivere il film Tuttapposto con Roberto Lipari, Ignazio Rosato e Roberto Anelli.”
Il romanzo come detto fa parte della cinquina di finalisti del Premio DeA Planeta.
“Fa sempre piacere -aggiunge Pintacuda- e da solo ripaga di tutto quel tempo trascorso in compagnia dei personaggi immaginari del romanzo. Quando ho ricevuto la comunicazione ho pensato a mio padre e a come sarebbe stato contento di sapere a cosa mi aveva portato l’intuizione di quella chiacchierata con lui.”
Il libro dello scrittore bagherese è uno dei 5 finalisti scelti fra una rosa di 708 opere, di cui 274 presentate da autori sotto pseudonimo.
Tutti i generi letterari sono stati rappresentati.
Della cinquina di finalisti fanno parte anche “Il ladro di note” di Greta Leone (pseudonimo), “Apri gli occhi” di Paola Punturieri (pseudonimo), “Terre di vento” di Marco Steiner e “Il pugnale di ossidiana” di Giulia Nebbia.
La giuria, composta da Pietro Boroli (presidente di De Agostini Editore), Claudio Giunta (docente e scrittore), Rosaria Renna (conduttrice radiofonica e televisiva), Simona Sparaco (vincitrice della prima edizione, ora membro della giuria come previsto dal bando di concorso) e Manuela Stefanelli (direttrice Libreria Hoepli), sta curando la valutazione dei finalisti e, vista la situazione d’emergenza nazionale, si riunirà in videoconferenza per selezionare il romanzo vincitore della seconda edizione.
Il vincitore della seconda edizione del Premio si aggiudicherà un montepremi di 150.000 euro e vedrà il suo romanzo pubblicato da DeA Planeta Libri in Italia e successivamente dal gruppo Planeta in Spagna. Il romanzo verrà inoltre tradotto in lingua inglese e francese per essere proposto a editori internazionali di quei mercati.

 

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