Gli eventi degli ultimi tempi, e non sto a ricordarli, mi spingono a fare qualche riflessione.
Io dico sempre “ai miei tempi”.
“Ai miei tempi certe cose non succedevano”, “ai miei tempi il rispetto per il prossimo esisteva”,
“ai miei tempi si assisteva solo a qualche scazzottata fra gnuri o fra ragazzi per strada”, ma sempre risolte in pochi minuti, “ai miei tempi le famiglie uscivano la domenica pomeriggio per la lunga passeggiata nel Corso Umberto”, “ai miei tempi il punto di riunione per tanti la domenica, era il Chiosco di Don Gino, dove un altoparlante diffondeva i risultati delle partite di calcio, dal secondo tempo fino alla fine”, “ai miei tempi il telegiornale era uno solo”, “ai miei tempi la pubblicità era solo su ‘Carosello’, “ai miei tempi, sorvegliato da mia mamma, recitavo le preghiere la mattina e la sera”, “ai miei tempi andavo a scuola tranquillamente e da solo”, “ai miei tempi giocavo a ‘palla’ nello spiazzale dell’istituto Cirrincione”, “ai miei tempi giocavo, di nascosto da mio papà, due colonne al totocalcio”, “ai miei tempi con 100 lire giocavo due ore al calciobalilla”, “ai miei tempi si andava a mare con gli amici a raccogliere ricci”, “ai miei tempi non conoscevamo una certa parola, oggi molto di moda… Violenza!
Si violenza e quella sulle donne è la più brutta, la più inconcepibile, la più facile e comoda per dimostrare il potere e il diritto di controllare sempre e dovunque la donna che si dice di… amare.
Un’ultima riflessione… la violenza sulle donne, la violenza di genere, d’accordo, combattiamole, ma non dimentichiamo la Violenza che c’è in giro, per le strade, nei bar, nei condomini… ovunque c’è violenza e direi quasi Bisogno di essere violenti. O no?