La strage sul lavoro di Casteldaccia, dove sono morti 5 operai, 4 della ditta Quadrifoglio e un interinale di Amap, che lavoravano alla rete fognaria lungo la strada statale 113.
Ci sono altri due indagati. L’avviso di garanzia per omicidio colposo plurimo e lesioni gravissime è stato notificato a Gaetano Rotolo, direttore dei lavori del cantiere e responsabile della sicurezza di Amap, la municipalizzata che aveva appaltato la manutenzione delle fognature a Tek che a sua volta aveva subappaltato alla Quadrifoglio Group, e l’amministratore unico di Tek e Giovanni Anselmo.
Nei giorni scorsi, alla vigilia delle autopsie eseguite sui 5 corpi, era stato iscritto nel registro degli indagati Nicolò Di Salvo, il titolare della Quadrifoglio. Al centro dell’indagine, oltre alla catena degli appalti, il rispetto delle misure di sicurezza: i primi accertamenti hanno rivelato che le vittime non sarebbero dovute scendere all’interno dell’impianto e che non indossavano le protezioni. A uccidere i 5 operai è stato il gas sprigionato dai liquami. L’indagine è coordinata dalla Procura di Termini Imerese e condotto la squadra mobile di Palermo.