Sabrina Fina e Massimo Carandente, presunti complici di Giovanni Barreca, nella strage di Altavilla Milicia, avrebbero detto agli investigatori “abbiamo fatto solo del bene”.
I due sono stati portati alla caserma di Bagheria dove sono stati interrogati.
Il loro avvocato avrebbe aggiunto: “sono confusi e si professano innocenti.”
Pare che la strage in cui sono stati massacrato Antonella Salamone e i figli Kevin ed Emanuel di 15 e 5 anni, sia stata pianificata da tempo da Giovanni Barreca.
Sarebbe stato Barreca a rivolgersi alla coppia palermitana chiedendo loro di aiutarlo a liberare la loro casa dai demoni.
I tre si sarebbero conosciuti durante incontri di preghiera in una chiesa evangelica, poi frequentata in privato, e a chiedere di essere aiutato a liberarsi dalla presenza di Satana che si era impossessato della donna e dei due ragazzini.
L’uomo, per motivi ancora non chiari, ha risparmiato la terza figlia di 17 anni, trovata viva e sotto choc. La ragazza si trova in una casa famiglia.
E’ probabile che Sabrina Fina e Massimo Carandente avrebbero partecipato materialmente alla strage.
Emergono altri particolari dei delitti.
La moglie infatti potrebbe essere stata uccisa giorni primi.
Difficile anche per i medici legali che dovranno eseguire l’autopsia chiarire come sia stata assassinata e l’esatta data della morte. Della vittima sono stati trovati solo pochi resti carbonizzati.
Kevin e Emanuel sarebbero stati torturati prima di essere uccisi.
Secondo le ricostruzioni sarebbero stati soffocati e sottoposti a sevizie. Sui corpi sono stati trovati lividi e ferite.
Ieri un mazzo di fiori è stato messo sul banco della classe del liceo artistico di Bagheria Renato Guttuso frequentato da Kevin. Anche la sorella andava nella stessa scuola.