di Vittorio Panno
Il ruolo della sinistra casteldaccese alle prossime elezioni comunali. Penso che le prossime elezioni comunali del 10 giugno 2018 rappresentano per la sinistra casteldaccese un momento importante per tornare a recitare un ruolo politico in paese; ruolo e funzione che abbiamo smarrito e rinunciato a svolgere nell’ultimo decennio.
Difficoltà oggettive ma soprattutto la volontà di anteporre interessi di bottega a quelli generali del paese, l’assenza di discussione sul futuro di Casteldaccia e di iniziative politiche di ampio respiro tranne alcune frutto di sporadiche iniziative personali, ci hanno messo a Casteldaccia in una condizione di subalternità politica.
L’ultimo grosso progetto che guardava allo sviluppo di Casteldaccia fu quello perseguito alla fine degli anni novanta che ci portò alla fine, per la prima volta nella storia casteldaccese, a far parte di una amministrazione che ci vide protagonisti importanti per sconfiggere le forze conservatrici e mafiose che da sempre avevano condizionato negativamente la vita politica e sociale di Casteldaccia.
Oggi sono convinto che ci sono le condizioni affinché la sinistra, pur nella diversità di posizioni certe volte apparentemente (?) inconciliabili, possa dare un contributo alla svolta di questo paese che negli ultimi cinque anni ha raggiunto il suo massimo degrado politico, sociale ed economico.
A tal proposito è necessario organizzare nel più breve tempo possibile un incontro con tutti i simpatizzanti ed iscritti PD, con personalità progressiste, democratiche e di sinistra che credono realmente nel cambiamento di questo paese e che non abbiano da mesi accordi personali con personaggi votati al più bieco trasformismo (dai tentativi di accordo con i penta stellati, alle auto candidature a sindaco, alla ricerca di ruoli politici di potere pur avendo brillato negli ultimi cinque anni per la totale assenza nel dibattito politico locale e nella ricerca di proposte e soluzioni ai numerosi problemi del nostro paese).
Oggi come nel lontano 1998 penso ci siano le condizioni perché la sinistra casteldaccese possa svolgere un importante ruolo per il cambiamento e il rinnovamento di Casteldaccia . Per fare ciò è necessario partire dai numerosi bisogni di questo paese, dalle esigenze dei nostri concittadini completamente ignorate dalla peggiore classe amministrativa della storia politica locale che io ricordi, da un progetto che ridia ruolo e prospettive a Casteldaccia , dandogli la dignità di paese produttivo dell’hinterland palermitano, sottraendolo al suo misero destino di dormitorio orientale della città di Palermo.
Ma è altrettanto necessario che le forze sane, progressiste, democratiche e di sinistra di questo paese abbiano quello scatto di orgoglio che le riporti a svolgere il ruolo, come nei primi anni ottanta quando Casteldaccia diventò tristemente famosa nel mondo come uno dei vertici del triangolo della morte, di forza principale nella lotta antimafia, o come , fine anni novanta ed inizio del terzo millennio, forza che diede un contributo determinante alla sconfitta del vecchio ceto politico che aveva fatto il bello ed il cattivo tempo in paese. Per fare ciò è necessario guardare agli interessi di Casteldaccia mettendo da parte miserie personali, miopia e subalternità politica. Casteldaccia ha oggi bisogno di una classe politica che sappia affrontare i numerosi problemi che l’affliggono, che ritrovi un rapporto di fiducia con la cittadinanza e che sappia parlare alla mente ed al cuore dei casteldaccesi, che porti una pacificazione negli “avvelenati “ rapporti tra le forze politiche dell’ultimo quinquennio.
La sinistra non può restare a guardare e deve muoversi per imprimere una accelerazione al processo di cambiamento di cui il paese ha estremo bisogno.