La Regione siciliana si prepara ad arruolare 2.500 giovani, a 600 euro al mese per almeno novanta giorni di lavoro, col compito di aiutare i comuni a redigere i piani energetici nell’ambito del ‘Patto dei sindacì, lo strumento finanziato dall’Ue per migliorare l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili a livello locale. Al piano lavora una cabina di regia appena creata dal governo di Rosario Crocetta, con a capo il consulente Antonello Pezzini, 72 anni, giunto a Palermo per avviare l’attività, che si avvale di altri due esperti, nominati dal governatore, Salvatore Lupo e Rosario Lanzafame. «I primi giovani saranno presi dalla long list della società Sviluppo Italia Sicilia», spiega Pezzini. Il bando è stato chiuso un anno fa, la lista contiene 613 nominativi di giovani laureati e diplomati.
«Saranno assunti per tre mesi – aggiunge Pezzini – Faranno un corso di 16 ore, riceveranno 600 euro al mese, e dovranno spiegare ai tecnici dei comuni quali fonti utilizzare per redigere i piani energetici». Per finanziare il progetto, afferma il superconsulente, «la Regione ha messo a disposizione circa 18 milioni di euro, tra fondi europei, concordati col ministro Barca, e risorse del bilancio della Regione». «È un occasione imperdibile per la Sicilia – sostiene Pezzini, che dice di aver lavorato a progetti simili in Puglia e in Sardegna – Crocetta, che conosco da quando faceva il parlamentare europeo, mi ha affidato questo compito che può essere portato a termine solo da esperti del settore. Ne avevo già discusso anche col precedente governatore, Raffaele Lombardo».
Per sostenere il progetto energetico, la Banca europea per gli investimenti ha aperto una linea di credito agevolato per i comuni che aderiscono al “Patto dei sindaci”, a un tasso dello 0,60%. «I comuni – dice Pezzini interpellato dall’ANSA – potranno restituire le somme grazie ai risparmi energetici». Il superconsulente, che al momento ha un contratto di due mesi, parla di «progetto ambizioso per il quale occorrerà almeno un anno di lavoro» e non esclude «l’emissione di altri bandi, in aggiunta a quello già chiuso da Sviluppo Italia Sicilia» per reclutare i giovani a supporto dei comuni. Pezzini ha già costituito una commissione tecnica che opererà in raccordo con la cabina di regia. Ne fanno parte l’architetto Giuliano Dall’Ò, professore associato di fisica tecnica ambientale presso il dipartimento Best del Politecnico di Milano; Bartolomeo Azzaro, prorettore per lo Sviluppo delle attività formative e di ricerca e Rosario Lanzafame, docente di sistemi per l’energia e l’ambiente. «La commissione – spiega Pezzini – avrà il compito di validare i piani energetici dei comuni». Oltre al “Patto dei sindaci”, la cabina di regia si occuperà del “Patto delle isole” che permette alle amministrazioni di accedere a finanziamenti e a prestiti agevolati per la realizzazione di iniziative che, attraverso la produzione di energia sostenibile, riducano le emissioni di CO2 in atmosfera. «Quello che stiamo mettendo in campo è un progetto importante – afferma Pezzini – Crocetta ha capito che per fare crescere la Sicilia bisogna investire sulle energie rinnovabili. siamo di fronte a un vero e proprio ‘piano Marshall’. E stiamo operando in sinergia con Kyoto club».
Il vice presidente della Commissione Attività produttive dell’Assemblea regionale, Salvino Caputo (Fdi) ha presentato un’interrogazione parlamentare al presidente della Regione, all’assessore all’Economia e all’assessore all’Energia per sapere i costi per le casse della Regione dell’avvio di 2.500 giovani per i progetti dei piani energetici. Nell’atto ispettivo il parlamentare chiede in particolare “di conoscere i motivi del ricorso all’assunzione a tempo determinato di personale a carico della Regione atteso che la Regione è dotata di un apposito assessorato per l’Energia con uffici e personale dipendente in grado di svolgere le stesse attività e funzioni senza ricorre ad altre assunzioni aggravando in questo modo le casse regionali di ulteriori spese”. “Non c’é dubbio che questa è un’operazione clientelare – sostiene Caputo – e dimostra a cosa serviva la nomina di consulenti. Questa è la dimostrazione che Crocetta è uguale a chi l’ha preceduto e cosa ancora più grave sta creando una nuova forma di precariato con uno spreco di 18 milioni di euro”.
Caputo aggiunge: “Mi chiedo a cosa serve assumere 2500 giovani per un lavoro che possono svolgere i dipendenti e i funzionari dell’assessorato all’Energia e perché utilizzare fondi e risorse regionale per attività che possono essere esercitate da personale dipendente della Regione”. “Il governatore – conclude Caputo – continua a disattendere i contenuti del suo programma e smentisce se stesso. Ricordo che proprio Crocetta aveva dichiarato che si sarebbe opposto a qualsiasi forma di precariato e che avrebbe eliminato gli sprechi. Credo che con questa manovra e con l’assunzione di altri 2.500 precari il governatore abbia dimostrato inaffidabilità e soprattutto che con la sua una politica le risorse comunitarie destinate allo sviluppo vengono sprecate per una politica clientelare”. (gds.it)