di Emanuele Tornatore *
L’esito dell’attività investigativa condotta dai carabinieri che ha portato al sequestro di beni per circa 8 milioni di euro e le informazioni in merito ad estorsioni nei confronti di imprese, ci invita ad una profonda e schietta riflessione. Intanto va mantenuta altissima l’attenzione di noi tutti, il potere criminale mafioso pur non sparando, agisce nel silenzio, non disturba, non sconvolge la nostra vista con scene di sangue e di clamore, ma sconvolge la vita delle tante vittime di racket, di usura, di prostituzione, i gioco d’azzardo, di droga. Tutto questo nella nostra città. Noi che rappresentiamo a vario titolo le istituzioni siamo chiamati ad essere ancora più responsabili, ancora più trasparenti e ancora più rigorosi. Dobbiamo liberarci dal giogo della violenza e dalla prepotenza mafiosa.