La Corte d’appello di Palermo ha condannato l’ex senatore Pdl Marcello Dell’Utri imputato di concorso esterno in associazione mafiosa confermando la pena di 7 anni. La Corte ha celebrato il processo dopo l’annullamento con rinvio, da parte della Cassazione, della prima sentenza di appello che aveva condannato Dell’Utri a 7 anni, assolvendolo, però, dei reati a lui contestati dal ’92 in poi.
Nel verdetto la Corte, presieduta da Raimondo Lo Forti, fa riferimento alla sentenza del tribunale che aveva condannato l’imputato a 9 anni e, vista l’assoluzione in appello ormai definitiva dei fatti successivi al ’92, si determina la pena a 7 anni di carcere: la stessa pena del primo processo d’appello, annullato dalla Cassazione.
La vicenda giudiziaria è durata quasi 19 anni: cominciata nel 1994 con l’iscrizione nel registro degli indagati per concorso in associazione mafiosa, passata per due condanne pesanti, un annullamento con rinvio da parte della Cassazione e tornata in secondo grado. Oggi per Marcello Dell’Utri, ex manager di Publitalia, ex senatore del Pdl, arriva il quarto verdetto: sette anni di reclusione. A emetterlo sono stati i giudici della terza sezione della corte d’appello di Palermo presieduta da Raimondo Lo Forti. (blogsicilia.it)