Prendo spunto dalla recente conferma a Presidente dell’Assohotel di Palermo di Marco Mineo per fare alcune riflessioni.
Ma prima di tutto mi corre l’obbligo di esprimere tutto il mio compiacimento per la nomina ed i miei migliori auguri di un proficuo lavoro.
Nelle sue interviste Marco esprimeva l’auspicio che il prossimo assessore al turismo abbia competenze tecniche per potere coordinare l’attività turistica. Concetto semplice e diretto.
Questo concetto nella sua apparente semplicità cela molte insidie di diversa natura.
Ma cosa è la competenza? Nella sua semplicità ho però difficoltà a definire cosa sia la competenza. Ci provo. L’insieme di capacità, conoscenze, rappresentazioni, comportamenti, riassumibili con il termine risorse. La competenza è una qualità specifica del soggetto che dimostra di sapere fare in modo efficace, in relazione ad un determinato obiettivo, compito o attività in un determinato ambito. Il risultato dimostrabile ed osservabile di questo comportamento competente è la prestazione.
Ovviamente definire i soggetti competenti è molto più arduo e difficile.
Arriviamo al problema.
I politici eletti dai cittadini hanno dimostrato di avere qualche competenza specifica?
Chi viene eletto consigliere comunale ha competenza su ciò che è stato chiamato a svolgere? Conoscerà le norme che regolano gli ambiti normativi entro i quali muoversi? Chi è nominato assessore ha competenze specifiche sulle deleghe che rappresenta? Ma sopra ogni cosa il Sindaco, al quale spetta l’obbligo di presentare un programma elettorale, si affida a soggetti competenti per redigere il programma? O è soltanto un esercizio semantico previsto dalla legge?
L’amara verità è invece altra. Gli accordi elettorali, la segnalazione di un nome da parte del partito che magari è il primo dei non eletti, gli accordi non fatti in maniera chiara, etc etc e possiamo immaginare tutto quello che vogliamo .
Prendo ad esempio un settore a me caro lo SPORT. Ebbene nella mia carriera di Dirigente Federale di una disciplina sportiva ho incontrato tanti assessori. A mia memoria solo uno è stato all’altezza del ruolo, anche perché era Presidente Regionale di una Federazione insieme con me in Consiglio Regionale CONI.
I prototipi di Assessori allo sport sono quelli che danno un contributo economico alla squadra di calcio cittadina e elargiscono qualche coppa o medaglia a qualche esibizione sportiva o torneo o gara. Certo la delega allo sport viene data solo perché è prevista per legge, altrimenti credo che sarebbe cancellata.
Non si parla di impiantistica sportiva, non si parla di gestione di impianti sportivi scolastici, non si parla di scelte operative e gestionali, non si parla di valore sociale dello sport, non si parla di turismo sportivo, non si parla dello sport come veicolo di una comunità, non si parla di veicolo pubblicitario dello sport. Per parlare di ciò di cui sopra bisogna conoscere l’offerta sportiva della città.
Un progetto serio di politica sportiva parte dalla conoscenza dell’offerta sportiva, parte dalla conoscenza della tradizione sportiva della città, parte dalla conoscenza degli impianti sportivi regolamentari! SIC.
Il fatto di avere praticato una disciplina sportiva non fa di questo un competente di politiche dello sport. Il fatto che un soggetto abbia giocato a calcio non fa di lui un competente di calcio. La politica si accorge dello sport soltanto quando una società sportiva consegue un risultato ……. Poi non credo che sappia altro.
Ovviamente la competenza va applicata a tutti gli ambiti non solo allo sport.
