Il regista bagherese Peppuccio Tornatore è tornato in Sicilia per parlare del suo ultimo film “la migliore offerta” ma anche per ricordare gli esordi alla sede regionale della Rai dova ha iniziato come documentarista. Lo ha fatto alla sede Rai in via Strasburgo, intervistato da Gian Mauro Costa e da Salvatore Cusimano.
Tornatore ha tirato fuori i suoi ricordi parlando degli esordi. Ha poi parlato della nuova pellicola, rivelando alcune chicche come quella legata alla scelta dei numerosi quadri che campeggiano in una delle scene più intense del film: “me ne hanno prospettate almeno 3 mila e poi ne abbiamo scelto 300. Sono tutte opere d’arte raffiguranti dei volti di donna”.
Ha anche reso noto un aneddoto molto divertente, sul protagonista. “In questo film c’è qualcosa legato alla Sicilia -ha detto- il protagonista è ossessionato dalla pulizia, come un uomo di Porticello che per suonare il campanello usava una penna, per non toccarlo. Lo chiamavano ‘u pulitu”. E giù risate. Alla fine bagno di folla con richiesta di autografi e foto.
Peppuccio Tornatore ci ha anche rilasciato un’intervista per i lettori de “La Voce di Bagheria”.