Il cuore della giraffa che questa mattina, dopo essere fuggita alle 8,30 dal recinto del circo, ha attraversato la città di Imola percorrendo parecchi chilometri e catturata con sedazione verso mezzogiorno, ha cessato di battere poco dopo le 15 del pomeriggio per un insieme di stress: da quello psicologico, per essersi trovato in un ambiente a lui avverso, all’effetto sul suo “piccolo” cuore dell’anestetico utilizzato per sedarlo, fino a quello psicofisico per la paura che l’aveva invaso.
E’ questa la prima ipotesi del veterinario del Circo Rinaldo Orferi, Giovanni Gaudenzi. Maggior chiarezza – ha detto ancora – potrà essere fatta dall’autopsia domani alla facoltà di medicina veterinaria a Ozzano Emilia, ma certamente la sua capacità di recupero dopo gli stress subiti non poteva che risultare “molto complicata”.
Al momento della morte della giraffa, che aveva circa 4 anni con 9 quintali di peso, pesano le ipotesi di collasso circolatorio, trombosi o di choc ma ognuno di questi effetti avrebbe come causa lo stress vissuto dall’animale che ha cessato di vivere al momento in cui si è rialzato dopo che era terminato l’effetto calmante e dormiente dell’anestetico “sparatogli”. (ansa.it)