di Nino Amato e
Giovanni Di Bernardo
Crediamo di poter affermare senza timore di essere smentiti, di essere stati fra i pochi forse pochissimi, ad avere, tempestivamente, circa due anni addietro sconfessato l’operato del sindaco Lo Meo e della sua amministrazione, affermando che avrebbe con assoluta certezza, portato al dissesto economico e poi inevitabilmente alla deriva politica la città di Bagheria. Qualsiasi nave, piccola o grande che sia, senza un valido timoniere al comando è condannata a tale destino. Ora, fa specie, sentire che ci siano ancora singoli consiglieri che cerchino di proporre riunioni straordinarie del Consiglio Comunale che possano chiarire alla città i temi del dissesto, di cui tantissimo si è dibattuto, e meditare, addirittura, di fare inserire un emendamento per agevolare Bagheria, nella Legge di Stabilità della Stato per il 2014 e per il quale non solo non si è avuto la volontà di trarre le dovute conseguenze ma non si è fatto nulla per reperire risorse all’interno del nostro bilancio, è tutto ciò veramente un enormità. Un esempio per tutti dell’incapacità e della mancanza di volontà politica potrebbe essere la gestione dei rifiuti, e la mai avviata, dopo tanti proclami, raccolta differenziata. Unanimemente riconosciuto, l’avvio convinto di quest’ultima avrebbe potuto portare enormi benefici alle casse del nostro martoriato bilancio comunale, ma Aimè – Aibò – AiNoi ci sarebbe da dire.
Ha scritto bene, il neo segretario del PD l’Ing. Orazio Amenta, nel suo documento congressuale “Change” che invitiamo a leggere e nel quale afferma “Non si può far finta che non sia successo nulla, non si possono ignorare i segnali che i nostri elettori ci hanno dato. Non possiamo mettere sul conto di nessuno, lo stato di crisi di abbandono di fallimento della città, ma chiediamo che l’analisi sia rigorosa e approfondita e sgombri il campo ad alcuni equivoci pericolosi per esempio sull’attuale governo della città, equivoci che gravano e graveranno come un fardello per il possibile futuro di ripresa di questa città e di questo Partito ”e poi ancora“ Viviamo un tempo politico, che richiede, anche nella nostra città, più che ambizione, visione e coraggio. Quel coraggio che servirà nel ridefinire la cause di un malessere di una crisi che dobbiamo saper rileggere nelle azioni politiche.
Ecco innanzi tutto bisognerà saper fare questo a partire dalle forze politiche che vogliono riorganizzarsi per avere in città un ruolo ed una dignità politica che spesso è venuta meno nel corso di questi anni.
Poi magari, nelle more di quest’impegno gravoso che riguarderà tutta la città, vorremmo cominciare con il chiedere di verificare, come mai dopo le nostre denunce, dopo tanti annunci e tante demagogici proclami nessuno si è accorto che il Sindaco che rinunciava all’indennità per il grave momento di crisi, con una nuova delibera del 13 settembre 2013 n. 139, pubblicata 41 giorni dopo, ossia il 24 ottobre 2013
(http://www.comune.bagheria.pa.it/?idPlugin=17903&calling=dettaglio&id=7916) addirittura dopo essersi riassegnata l’indennità torna ad aumentarsela da 3000 a 4800 euro mensili e scusate se è poco.
Ed anche se qualche funambolico difensore di turno, presto dirà che la delibera di GM è giuridicamente corretta, perché bla bla e l’art. bla bla….la questione in questo momento rimane eminentemente Politica e di opportunità.