di Pino Grasso
Il Città di Bagheria vincendo la terza coppa Italia della sua storia, viene promosso nel campionato di Eccellenza, ed entra prepotentemente a pieno titolo nel club delle società più titolate della Sicilia. La coppa vinta contro il Pro Favara, rispetto alle precedenti conquistate nella stagione 1991/1992 contro Juve Gela per 3 a1 e nel 2008/2009 contro il Milazzo per 2 a 1 è stata per certi versi epica perché la squadra ha vinto in inferiorità numerica (8 uomini contro 11) a causa delle espulsioni di tre suoi giocatori e si è aggiudicato il trofeo soltanto dopo la lotteria dei calci di rigore, dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi con il punteggio di 2 a 2 e i supplementari sul 3 – 3.
Proprio quando la squadra è rimasta in inferiorità numerica, a seguito delle espulsioni di Licari per doppia ammonizione e di Correnti per proteste nella stessa circostanza, nessuno dei tifosi accorsi al “Nino Vaccara” di Mazara del Vallo, avrebbe speso un soldo bucato sul successo dei propri beniamini e men che meno, quando nei tempi supplementari è stato pure cacciato dal campo Amato. Invece la squadra nerazzurra contro un avversario fortissimo, ha tirato fuori le unghie e paradossalmente ha giocato meglio quando ha giocato con tre uomini in meno rispetto agli avversari.
All’inizio della gara i nerazzurri di Beppe Rinaudo avevano sorpreso tutti passando in vantaggio due volte nel giro di pochi minuti, al2’con Ferrito, lesto a ribadire in rete un traversone di Greco e con Lipari direttamente da calcio piazzato, con un fendente che ha trafitto il portiere Schembri. Sembrava fatta, ma il Pro Favara che appena la settimana scorsa aveva perso la finale play off controla Tiger, si buttava a capofitto in avanti e accorciava le distanze con Zambuto approfittando di uno svarione di Mancuso che non tratteneva una precedente conclusione. Allo scadere del primo tempo gli agrigentini raggiungono il pareggio con Fanara che si incunea in area senza trovare ostacoli.
Nella ripresa la doppi espulsione di Licari e Correnti che lascia nello scoramento il centinaio di tifosi al seguito e tra questi il presidente Peppuccio Provenzano, il direttore generale Salvo Bartolone, Giuseppe Castronovo e gli altri dirigenti al seguito che vedevano svanire d’un colpo i sogni di gloria. Ed invece gettando il cuore oltre l’ostacolo i giovani nerazzurri riuscivano a mantenere imbattuta la propria rete e si guadagnano i tempi supplementari che iniziano passando nuovamente in vantaggio con Greco.
A questo punto dalla tribuna alcuni tifosi favaresi cadevano nello scoramento e qualcuno affermava che tanta sofferenza non l’avevano provato nemmeno in occasione della finale mondiale tra Italia e Francia, ma quando tutto sembrava compromesso ci pensava Priolo con una zampata a rimettere il risultato in parità con l’epilogo che arrideva ai colori nerazzurri, per merito di quello sciagurato di Mancuso che riscattava le due papere commesse durante la gara e consegnava la splendida coppa, la terza della serie.
CITTÀ DI BAGHERIA – PRO FAVARA 3 – 3 (5 – 4 dcr)
Allenatore Rinaudo
PRO FAVARA: Schembri, Palumbo Piccionello, Salemi (81’ Valenti), Argento, Scuderi, Priolo, Cusumano (50’ Francolino), Celani (69’ Vaccaro), Zambuto, Cordaro, Fanara
Allenatore Criscenzo
ARBITRO: Poma di Trapani
RETI: 2’ Ferrito, 6’ Lipari, 13’ Zambuto, 45’ Fanara, 93’ Greco, 115’ Priolo
NOTE: Espulsi Licari per doppia ammonizione, Correnti per proteste e Amato per scorrettezze
Spettatori 500 circa di cui un centinaio bagheresi